dipinto, opera isolata - ambito piemontese (terzo quarto sec. XVII)
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sopra del punto vita. Il corpo e il viso sono ruotati di lieve tre quarti. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli, mossi, lunghi sino alle spalle; fronte stempiata. Baffi rivolti verso l’alto e corta barba. Indossa un petto di corazza e spallacci profilati da dorature e ingentiliti da un colletto piatto, bordato di pizzo e completato da un fiocco. Al collo pende il collare dell’ordine della SS.ma Annunziata. Sfondo unito di colore bruno con il segno della battuta di un precedente formato della tela ovale. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fascia interna intagliata con motivo a coppie di fogliette lanceolate e sottile perlinatura. Centrale liscia ed esterna filettata
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura, come indicato nella descrizione inventariale compilata da Noemi Gabrielli, il principe Maurizio di Savoia (Torino, 1593-1657), figlio cadetto del duca Carlo Emanuele I e di Caterina Micaela d’Asburgo, destinato sin dall’infanzia alla carriera ecclesiastica. Rinunciò alla porpora nel 1642, a seguito degli accordi siglati tra la Prima Madama Reale e i due cognati, oltre al prelato, il principe Tommaso, che portarono alla conclusione della guerra civile nel ducato di Savoia. Tra le voci del patto concordato tra le due parti fu previsto il matrimonio tra Maurizio e la nipote Ludovica (Torino, 1629-1692), nata dal matrimonio tra Cristina di Francia e Vittorio Amedeo I. Questa unione avrebbe preservato la discendenza sabauda nel caso in cui il principe ereditario, Carlo Emanuele II, fosse deceduto prematuramente, come era già successo al fratello maggiore. Le nozze vennero celebrate a Sospel il 29 settembre del 1642, con dispensa concessa a Maurizio da parte di papa Urbano VIII. La coppia risiedette prevalentemente a Nizza, città della quale il principe divenne governatore L’opera propone l’iconografia di Maurizio come principe del sangue in abiti militari. L’età matura di Maurizio è sottolineata dai caratteri del volto, pingue e solcato da rughe, e della capigliatura. L’artista non rinunciò, un po’ impietosamente, a porre in evidenza l’incipiente calvizie sulla nuca. Questi caratteri potrebbero suggerire l’esecuzione dell’opera da parte di un ritrattista di cultura nordica come fu, alle date in esame il pittore fiammingo Esprit Grandjean, detto anche Monsù Spirito, autore, tra l’altro di un ritratto del letterato Emanuele Tesauro e di un ritratto dello stesso Maurizio, conservato parimenti nel castello di Racconigi, che lo mostra con una ricca veste civile. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399655
- NUMERO D'INVENTARIO R 4878
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 4878 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0