IL RE CARLO EMANUELE III°/ ROMPE I TEDESCHI NELLE CAMPAGNE DI GUASTALLA/ XIX SETTEMBRE MDCCXXXIV. Carlo Emanuele III di Savoia alla battaglia di Guastalla
stampa di traduzione,
Rouargue Emile (1795/ 1865)
1795/ 1865
Zino Giuseppe (1814/ 1889)
1814/ 1889
Bisi Giuseppe (1787/ 1869)
1787/ 1869
VEDUTE: Guastalla. PAESAGGIO: alture; pianura; cielo; nubi. ARCHITETTURE: mura; case; chiese; cascina. PERSONAGGI: Carlo Emanuele III di Savoia. FIGURE: cavalieri; soldati. ABBIGLIAMENTO: parrucca; tricorno; marsina; petto di corazza; pantaloni; calze; stivali; scarpe. ANIMALI: cavalli. ARMI: spade; cannoni
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
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ATTRIBUZIONI
Rouargue Emile (1795/ 1865): incisore
Zino Giuseppe (1814/ 1889): disegnatore
Bisi Giuseppe (1787/ 1869): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa fa parte di una serie dal titolo “Galleria di quadri moderni di S.M. il Re Carlo Alberto, disegnata da Giuseppe Zino e incisa da valenti artisti coll’illustrazione dei quadri scritta da Tommaso Vallauri”, pubblicata a Torino da Giuseppe Pomba e Comp. Editori nel 1845. Della serie uscì, contrariamente al piano editoriale che prevedeva due volumi, solamente il primo con 26 riproduzioni. Esse riproponevano a un più vasto pubblico la serie di quadri di storia sabauda commissionati tra gli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta a pittori principalmente piemontesi e lombardi dal re Carlo Alberto per rinnovare l’arredo del piano nobile del Palazzo Reale di Torino. Una seconda versione della raccolta, con sole 18 tavole, intitolata “Fasti della Reale Casa di Savoia e della monarchia” fu annunciata sulle pagine della “Gazzetta Piemontese” nel luglio del 1845. Autore della parte narrativa che accompagnava ciascuna incisione, in questa sede non conservata, fu il professore di eloquenza latina dell’Università di Torino Tommaso Vallauri (Chiusa Pesio, 1805-Torino, 1897). La traduzione delle opere pittoriche in disegno per l’incisione venne affidata al “egregio Zino, disegnatore di S.M.”, pittore di origine monferrina. Per l’esecuzione dei rami furono coinvolti sia professionisti piemontesi che celebri incisori francesi e britannici. La prima dispensa con due incisioni, acquistabili a prezzo variabile da 4 a 6 lire a seconda del formato e della carta, fu annunciata sulla “Biblioteca Italiana” nell’ottobre del 1845 e le successive uscirono con cadenza mensile. La serie di incisioni era accompagnata da un elegante frontespizio con le raffigurazioni del Po e della Dora, accompagnato dallo stemma sabaudo fregiato del collare dell’ordine dinastico dell’Annunziata, eseguito nel 1844 a Parigi presso la Chromolitographie Engelmann e Graf. La serie completa delle stampe conservata presso il Castello di Racconigi venne collocata in cornici di gusto eclettico, con richiami neogotici, appositamente realizzate per l’allestimento delle singole stampe in questo ambiente, destinato ad appartamento del sovrano, fissando ciascuna cornice alla tappezzeria con l’uso del filo. La stampa riproduce una tela dipinta dal pittore Giuseppe Bisi. L’opera fu acquistata da Carlo Alberto, analogamente ad altra tela dell’artista, la Battaglia di Verona. L’artista, primariamente vedutista e docente in questo ambito all’Accademia di Brera, concesse anche nella rappresentazione di un fatto storico, maggiore spazio alla restituzione del paesaggio. La battaglia di Guastalla, combattuta il 19 settembre 1734, è uno degli episodi militari più importanti per i positivi esiti della guerra di Successione Polacca a favore dello Stato sabaudo e una delle più significative nella carriera militare del re Carlo Emanuele III. Godette, pertanto, di una considerevole fortuna, venendo più volte rappresentata a partire dalla nota tela del fiammingo Giovanni Pietro Verdussen per la Galleria delle Battaglie. DESO:La stampa è collocata entro una cornice in legno intagliato e verniciato dal profilo mistilineo e luce rettangolare munita di vetro e di cartoncino sul verso. Tipologia a gola; battuta liscia; fascia modanata. Esternamente a quest’ultima si sviluppa un motivo a traforo costituito da elementi a voluta affrontati che si dipartono, in corrispondenza dei lati maggiori da un elemento ovale con specchiatura polilobata all’interno. In corrispondenza degli angoli ornato a foglie con bacca centrale
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399520
- NUMERO D'INVENTARIO R
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, a destra - R 2936 (giallo) - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0