Ritratto di Carlo Alberto di Savoia-Carignano
dipinto,
post 1819 - ante 1819
Il personaggio è ritratto a mezzo busto, con taglio appena al di sotto della spalla. Il busto è ruotato di quasi di profilo, mentre il viso è rappresentato frontale, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli corti e mossi, fronte scoperta. Indossa l’uniforme dall’alto collo, abbottonata. Sul petto è appuntata la placca dell’ordine della SS.ma Annunziata. Fondo neutro di colore azzurro. L’ovale è profilato in nero e incollato alla lettera. La lettera è montata su un cartoncino contenuto entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato, munita di vetro. Tipologia a cassetta; battuta liscia e fascia modanata
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 5.4 cm
Larghezza: 4 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si può dedurre dalla lettera su cui è incollata la miniatura, l’opera rappresenta il giovane Carlo Alberto di Savoia Carignano (Torino, 1798-Oporto, 1849), futuro re di Sardegna. Il documento, firmato dallo stesso Carlo Alberto, indaca che fu per la stessa volontà del principe che il suo ritratto venne inviato, in segno di gratitudine all’abate Mai, dottore dell’Ambrosiana. In date imprecisate, molto probabilmente per dono o acquisto, pervenne a Umberto II che lo inserì nella sua collezione di ricordi e immagini dinastiche da allestire nel Castello di Racconigi, a partire dagli anni Venti del Novecento. Il personaggio destinatario del dono è il celebre letterato Angelo Mai (Schilpario, 1782-Albano, 1854) Il prelato fu dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana dal 1810, grazie al sostegno del conte Mellerio, per la classe di lingue orientali e mantenne questo posto sino all’autunno del 1819. L’erudito aveva dedicato al giovane Carlo Alberto uno dei primi suoi lavori frutto di intensi studi filologici, ovvero la Cronaca di Eusebio di Cesarea, pubblicata nel 1818. L’esemplare si conserva presso la Biblioteca Reale di Torino. Carlo Alberto nacque da Carlo Emanuele, sesto principe di Carignano, e da Maria Cristina di Sassonia-Curlandia. Dalla metà del quarto decennio dell’Ottocento, avviò un processo di riorganizzazione dell’amministrazione del Regno, con esiti importanti soprattutto sul fronte giuridico, ma anche su quello economico. Un nuovo piano di riforme venne avviato nel 1847; culminò l’anno successivo con la concessione dello Statuto Albertino, carta costituzionale del Regno di Sardegna. Nel 1848, l’intervento delle truppe sarde a sostegno della insurrezione milanese contro il governo asburgico fu il primo passo per il mutamento dell’assetto sancito dal Congresso di Vienna in Italia che avrebbe portato, attraverso le guerre d’indipendenza, all’unificazione italiana sotto il governo sabaudo. Questa prima fase del conflitto non sortì gli esiti sperati e l’esercito austriaco recuperò rapidamente tutte le posizioni in Lombardia. Nel 1849, dopo la sconfitta di Novara, Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele, ritirandosi in esilio ad Oporto, ove morì pochi mesi dopo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399487
- NUMERO D'INVENTARIO R 3004
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, a destra - R 3004 (giallo) - corsivo alto-basso - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0