Veduta del ponte sul Po e della chiesa della Gran Madre di Dio
Composizione a sviluppo orizzontale. In primo piano è rappresentato l’ultimo lembo di piazza Vittorio Veneto in prossimità del fiume Po, gremito di variopinti passanti: gentiluomini, gentildonne, personaggi a cavallo, e anche una carrozza aperta. Sulla destra, scorciato, è rappresentato il ponte sul fiume in muratura sul quale sono raffigurati altri viandanti, che attraversa in diagonale il foglio. In secondo piano, a sinistra, la mole della chiesa della Gran Madre di Dio, cupolata. Di fianco, sulla destra, veduta della case del quartiere di Borgo Po e, sullo sfondo, colline, tra cui si distingue quella su cui si erge la chiesa e convento dei Cappuccini e ampio brano di cielo solcato da nubi. L’acquerello è montato su un passe-partout e inserito entro una cornice di profilo e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato, chiusa da vetro. Tipologia a gola. Fascia interna perlinata; fascia esterna modanata
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquerello
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera conserva solamente le indicazioni inventariali relative alle ricognizioni patrimoniali del castello di Racconigi redatte nella prima metà del Novecento. La veduta mette in luce importanti interventi edilizi effettuati tra l’epoca napoleonica e la prima metà dell’Ottocento nell’area della città di Torino in prossimità del fiume Po e al di là di esso. Il ponte ligneo settecentesco venne sostituito nel 1807 da uno in pietra su progetto di Antonio Becchio da Villanova e, infine, da quello definitivo in muratura eretto tra il 1810 e il 1813. La chiesa della Gran Madre di Dio, architettura protagonista della scena, come sottolinea anche l’illuminazione della scena, venne eretta in qualità di ex-voto dall’amministrazione torinese in ringraziamento per il ritorno dei Savoia sul trono (1814) a partire dal 1818 su progetto dell’architetto Ferdinando Monsignore. I lavori si conclusero nel 1831. A partire dal secondo decennio dell’Ottocento, con incrementi nel secondo quarto del secolo, intorno all’edificio di culto, che nell’acquerello in oggetto appare del tutto completato, iniziò a svilupparsi un nuovo quartiere, denominato di Borgo Po. In considerazione degli sviluppi urbanistici cittadini sin qui delineati e dei caratteri dell’abbigliamento dei numerosi personaggi rappresentati in primo piano - si notino in particolare le ampie gonne femminili sorrette da crinoline e le tipologie dei copricapi, l’opera può essere datata alla metà del XIX secolo. Per quanto riguarda l’autore, in assenza di firme, è possibile ipotizzare che si tratti di un acquerello eseguito dai principi o dalle principesse d Casa Savoia, di cui si conservano al castello di Racconigi ulteriori testimonianze grafiche e pittoriche, o da qualche membro della corte
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399462
- NUMERO D'INVENTARIO R 2307
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, cartoncino, in basso, a destra - R 2307 (giallo) - a penna - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0