Ritratto di Vittorio Amedeo I di Savoia
dipinto
post 1621 - ante 1637
Il personaggio occupa la parte centrale della tela; è rappresentato a mezzo busto, di lieve tre quarti, con il volto sereno e rivolto verso l’osservatore. Porta i baffi e i capelli corti con la fronte scoperta. Indossa l’armatura da battaglia ornata sul petto dalla croce mauriziana. Al collo dal quale fuoriesce un ampio colletto in pizzo inamidato che scende sino alle spalle, pende il collare dell’ordine dinastico della SS. Annunziata. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice di forma e luce ovale, in legno intagliato e dorato. Battuta liscia; doppia fascia modanata
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigura il duca Vittorio Amedeo I di Savoia. Secondogenito di Carlo Emanuele I e di Caterina Micaela, nacque a Torino nel 1587. Venne educato alla corte di Madrid, ma il cambiamento di alleanze, che caratterizzò la politica paterna tra il primo e il secondo decennio del Seicento, determinò per lui il matrimonio con la principessa francese Cristina di Borbone, celebrato nel 1619. Nel decennio successivo, tenuto lontano dalla gestione del governo, il principe si mosse tra le residenze di Mirafiori e del Regio Parco, facenti parte del suo appannaggio. Nel 1630 divenne duca di Savoia, ereditando una situazione politico-economica complessa, aggravata dalla diffusione del contagio della peste. Nel 1631, in Cherasco, firmò il trattato che concluse le guerre di successione del Monferrato con esiti per il ducato, tutto sommato, favorevoli: ottenne parte dei territori dell’antico marchesato aleramico in cambio della cessione di Pinerolo ai francesi. Dopo solo sette anni di governo, impegnati per lo più in campagne militari contro gli spagnoli, morì prematuramente nel 1637 a Vercelli, lasciando la successione del ducato, diviso al proprio interno tra due schieramenti, l’uno favorevole alla corte di Madrid e l’altro alla Francia, al figlio minore sotto la guida della madre, Prima Madama Reale. Si tratta dell’immagine ufficiale del duca, contraddistinta ormai dall’adesione alla moda francese, leggibile nell’ampio colletto di pizzo piatto. L’opera potrebbe aver ispirato, o essere derivata, per il taglio compositivo e le modalità di rappresentazione del volto del principe, dalla serie di incisioni che completano il lavoro dell’abate benedettino e storico Francesco Maria Ferrero di Lavriano Albero Gentilizio della Casa di Savoia/ Augustae regiaeque Sabaudae domus Arbor gentilitia regiae celsitudini Victori Amedeo II (1701)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399388
- NUMERO D'INVENTARIO R 1617
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 1617 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0