Ritratto di Carlo Emanuele III di Savoia

dipinto post 1732 - ante 1739

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto del punto vita. Il corpo è raffigurato di lieve tre quarti, lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con scriminatura centrale, con boccoli semiraccolti dietro alla schiena. Al collo porta lo jabot di pizzo annodato. Indossa una armatura intera, da battaglia, ornata da profilature dorate sugli spallacci e sul petto di corazza. Su una spalla poggia un manto foderato di ermellino e ricamato con filo dorato a nodi sabaudi sul bordo esterno. Sul petto indossa il collare dell’ordine dinastico della SS.ma Annunziata e la relativa placca. Il punto vita è evidenziato da una fascia panneggiata. Una mano, poggiata sul fianco, è nascosta dalle pieghe del manto, mentre l’altra impugna il bastone del comando. Questo poggia la parte terminale su un cuscino sul quale è posta anche una piccola corona chiusa. La composizione è adagiata sul piano di un tavolo appena accennato. Fondo neutro di colore scuro. La tela è posta entro una cornice di luce e formato ovale, in legno intagliato, scolpito e dorato. Battuta con motivo fogliaceo stilizzato; tipologia a cassetta. Fascia interna modanata; fascia esterna liscia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rappresenta Carlo Emanuele III di Savoia (1701-1773), salito al trono nel 1730. Nel primo e secondo decennio di regno prese parte, in schieramenti opposti, ma con esisti nell’insieme positivi, alla Guerra di Successione Polacca (1734-1737), ove, grazie al sostegno delle truppe borboniche, conquistò, seppure per poco, il Milanese, ma guadagnò comunque con la pace di Vienna Tortonese, Novarese e Langhe, e poi alla Guerra di Successione Austriaca (1740-1748), questa volta a fianco di Maria Teresa d’Asburgo. I tre matrimoni, il primo nel 1722 con Anna Cristina Luigia di Baviera, il secondo nel 1724 con Polissena d’Assia-Rheinfelds e il terzo con Elisabetta Teresa di Lorena, sorella dell’imperatore Francesco Stefano, segnano una volontà di apparentamento con le casate degli elettori imperiali e con la stessa dinastia asburgica. Dalla pace di Aquisgrana sino alla morte, avvenuta nel 1773, il suo governo si configurò per una intensa attività di riforma dello Stato, sia dal punto di vista militare, con un forte potenziamento del sistema difensivo, che istituzionale, proseguendo il consolidamento della struttura amministrativa già riformata dal padre, sia sul fronte economico e sociale, intraprendendo una serie di iniziative che ebbero positivo esito sul lungo periodo. Il volto del sovrano appare di età adulta, con sembianze ancora giovanili. La presenza degli attributi regi, il bastone del comando, saldamente impugnato, e la corona, tuttavia, lasciano presupporre che il dipinto sia stato realizzato durante i primi anni del suo regno e, più probabilmente, vista la tenuta militare, nel periodo della Guerra di Successione polacca. L’attenzione ai caratteri del volto e dell’abbigliamento inducono a collocare l’opera nell’ambito dei dipinti realizzati nello studio della ritrattista di corte Giovanna Battista Clementi, detta la Clementina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399351
  • NUMERO D'INVENTARIO R 656
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 656 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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