Ritratto di Maria Apollonia di Savoia
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto del punto vita, il corpo e il viso, giovanile, di lieve tre quarti, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, al di sopra, un copricapo con velo montato su armatura di metallo. Corpetto chiuso al collo da un colletto alto e piatto, inamidato. Ampie maniche dalle quali fuoriescono polsini. Il corpetto è attraversato da una doppia fascia di tessuto chiaro. Sulle spalle poggia un mantello. Al collo pende una lunga catena che scende quasi sino al punto vita, dalla quale pende un crocifisso quasi del tutto coperto dalla mano della ritrattata che lo trattiene. L’altro braccio è del tutto coperto dal manto. Sfondo neutro di colore bruno. Nella porzione mediana sinistra della tela è dipinto un riquadro romboidale bianco, attraversato da una croce di Sant’Andrea rossa. La tela è posta entro una cornice di luce e formato rettangolari, in legno intagliato e verniciato. Tipologia a gola; battuta liscia
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 81.7 cm
Larghezza: 67.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rappresenta la principessa Maria Apollonia di Savoia (Torino, 1594- Roma, 1656), figlia del duca Carlo Emanuele I e dell’infanta Caterina Micaela d’Asburgo. Venne formata secondo il costume spagnolo, come la sorella Francesca Caterina che, analogamente, sfumate le speranze di matrimoni con principi europei, decise di farsi terziaria francescana nel 1629. Maria Apollonia divenne poi monaca cappuccina e infine oblata della Congregazione di Santa Francesca Romana. Insieme alla sorella, fu proclamata venerabile nel 1883. Numerosi sono i ritratti della principessa conservati presso il castello di Racconigi. L’opera in esame riprende, come molti altri esemplari, un prototipo che mostra la principessa in abito da terziaria francescana. Non è stato possibile trovare uno specifico riscontro alle iscrizioni presenti sopra e sotto lo stemma sulla tela. L’arme non corrisponde alla famiglia Tapparelli, né alla famiglia Ansaldi, mentre corrisponde alla famiglia (dal o del) Ponte. Il casato, di origine astigiana, ha goduto dei titoli di conti di Scarnafigi e dei marchesi di Mioglia sin dalla fine del XIV secolo. Un altro ramo della famiglia ebbe titolo di conti di Pino. Lo stemma qui presente, dunque, dovrebbe configurarsi come indicativo dell’appartenenza della tela. La seconda indicazione potrebbe indicare un successivo passaggio proprietario, prima del passaggio a Casa Savoia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399335
- NUMERO D'INVENTARIO R 1441
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 1441 (giallo) - capitale - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0