Ritratto di Carlo Emanuele III di Savoia
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, il corpo di tre quarti e il viso quasi frontale con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca, con i boccoli che discendono dietro alle spalle; fronte scoperta. Indossa il petto di corazza, al di sotto del quale si intravede lo jabot e i polsini della camicia. Al collo pende il collare dell’ordine della SS. Annunziata. Sulla spalla destra poggia un manto rivestito e bordato di pelliccia. Un braccio è piegato e la mano tocca il fianco, il secondo è seminascosto da un cuscino che poggia sul piano di un tavolo sul quale è appoggiata una corona chiusa. La mano tocca la pinta della corona. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato, verniciato e dorato di forma e luce ovale. Tipologia a cassetta. Battuta liscia
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 98 cm
Larghezza: 74.6 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rappresenta Carlo Emanuele III di Savoia (1701-1773), salito al trono nel 1730. Nel primo e secondo decennio di regno prese parte, in schieramenti opposti, ma con esisti nell’insieme positivi, alla Guerra di Successione Polacca (1734-1737), ove, grazie al sostegno delle truppe borboniche, conquistò, seppure per poco, il Milanese, ma guadagnò comunque con la pace di Vienna Tortonese, Novarese e Langhe, e poi alla Guerra di Successione Austriaca (1740-1748), questa volta a fianco di Maria Teresa d’Asburgo. I tre matrimoni, il primo nel 1722 con Anna Cristina Luigia di Baviera, il secondo nel 1724 con Polissena d’Assia-Rheinfelds e il terzo con Elisabetta Teresa di Lorena, sorella dell’imperatore Francesco Stefano, segnano una volontà di apparentamento con le casate degli elettori imperiali e con la stessa dinastia asburgica. Dalla pace di Aquisgrana sino alla morte, avvenuta nel 1773, il suo governo si configurò per una intensa attività di riforma dello Stato, sia dal punto di vista militare, con un forte potenziamento del sistema difensivo, che istituzionale, proseguendo il consolidamento della struttura amministrativa già riformata dal padre, sia sul fronte economico e sociale, intraprendendo una serie di iniziative che ebbero positivo esito sul lungo periodo. Il volto giovanile e l’allusione alla successione al trono di Sardegna, sottolineata dal tocco della corona chiusa, inducono a ipotizzare che l’opera, o il suo prototipo, in considerazione della fattura piuttosto semplicistica e irrigidita, siano state eseguite durante il terzo decennio del Settecento, poco prima che il principe di Piemonte divenisse sovrano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399319
- NUMERO D'INVENTARIO R 1423
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 1423 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0