Apoteosi di Vittorio Amedeo III di Savoia

dipinto, post 1775 - ante 1780

La scena, ambientata in uno spazio cittadino, delimitato, sullo sfondo, dalla fronte di un palazzo a tre piani fuori terra, porticato e ornato alla sommità da statue, è dominata da due nuclei di figure allegoriche femminili, dipinte in primo piano, in basso a cui, simmetricamente si contrappongono, seguendo le diagonali, altri due gruppi di allegorie che accompagnano i ritratti di esponenti di Casa Savoia, superiormente. Nella porzione inferiore sinistra, su una sorta di podio costituito da bassi gradini di pietra, pienamente illuminate e stanti, nell’atto di conversare, sono dipinte la Storia, alata, nell’atto di scrivere su un grosso volume, e la Dignità regia, coronata e con in mano uno scettro. Dietro di loro, in secondo piano, raffigurata con un tratto più sfumato, si colloca la Prudenza, che mostra a un giovane i propri attributi, il serpente, arrotolato sul braccio, e lo specchio. Seduta sotto le prime due figure è rappresentata la Carità, nell’atto di allattare un bambino e affiancata da un putto inginocchiato e con le mani giunte. Di fianco a questo primo gruppo sono dipinti due amorini in atto l’uno di dipingere su una tela ancora vuota, e l’altro di trattenerla verticalmente sul cavalletto. Ai loro piedi si trovano alcuni fogli, in parte dispiegati e in parte arrotolat

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 73.5 cm
    Larghezza: 95.4 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La complessa allegoria, volta a sottolineare il buon governo del sovrano in tempo di pace, con particolare attenzione alla protezione delle arti e della religione, rientra pienamente nei canoni della propaganda e della celebrazione dinastica fra Sei e Settecento. L’inserimento del beato principe Amedeo IX, salito all’onore degli altari nel 1677 e modello del principe virtuoso cui i sovrani viventi potevano ispirarsi, è elemento diffuso tra le iconografie allegoriche sabaude. Dal punto di vista stilistico la composizione si colloca in una fase di maturo rococò, considerando anche che Vittorio Amedeo III qui raffigurato ormai come re di Sardegna, salì al trono nel 1773. Le tipologie delle figure, nel loro impianto accademico, risentono della lezione del primo pittore di corte Claudio Francesco Beaumont (Torino, 1694-1766), guida della Regia Accademia di Pittura e Scultura per decenni. Tuttavia, le modalità di resa delle figure e le tipologie delle stesse non appaino riconducibili direttamente a nessuno degli artisti formatisi nel terzo quarto del Settecento di cui si è analiticamente ricostruito il catalogo. Alcune assonanze si possono ritrovare nella produzione, ancora da indagare, del pittore Giuseppe Paladino (Guarene, 1753 - 1828)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399280
  • NUMERO D'INVENTARIO R 280
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in alto a sinistra - R 280 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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