figura di soldato che porta la bandiera
monumento ai caduti a cippo,
1998 - ante 1998
Geraci (notizie 1998)
notizie 1998
Il monumento è collocato sulla Piazza davanti al Comune di San Damiano. E' costituito da un basamento parallelepipedo in pietra di Luserna, innestato su una base più ampia. Sul cippo è collocata la statua in bronzo di un soldato raffigurato come fante a torso nudo, che stringe una bandiera nella mano sinistra. Il basamento reca sul fronte la scritta dedicatoria dei Comune ai Caduti durante la Prima e Seconda Guerra mondiale. Sul lato sinistro del basamento è incastonata la scritta corsiva in bronzo "Il tramonto degli eroi non avrà fine"
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
PIETRA
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ATTRIBUZIONI
Geraci (notizie 1998)
- LOCALIZZAZIONE piazza
- INDIRIZZO Piazza Libertà, San Damiano d'Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli archivi comunali di San Damiano non conservano alcuna notizia relativa allo storico monumento ai caduti posto al centro di piazza Libertà (così denominata dal 1946, ma prima ancora piazza D’Arme o dei Mulini, o piazza Maggiore e, nei primo ‘900, piazza Vittorio Emanuele II°). Le notizie seguenti sono una raccolta di memorie orali. Il monumento originale, voluto fortemente dallo storico mutilato e reduce della prima guerra mondiale Rabezzana, medaglia al valor militare e punto di riferimento per storici e fondatori di associazioni d’arme, fu fatto erigere su un alto basamento lapideo. La scultura in bronzo ritraeva un giovane milite raffigurato a torso nudo, colto nell'atto di baciare la bandiera poggiata sulla sua spalla destra. Durante la seconda guerra mondiale, presumibilmente nel 1942, la scultura e alcune campane delle chiese locali furono rimosse dalla loro sede per volere del Duce, che ne ordinò la fusione necessaria a ottenere l'artiglieria per il prosieguo delle campagne militari. Il monumento asportato e le campane rimosse, non furono tuttavia mai fusi. Le campane furono ritrovate in un magazzino della chiesa parrocchiale, ma del monumento al Milite si perse ogni traccia: testimonianze orali sostengono che fu riposto in un deposito del palazzo municipale e poi rubato definitiavamente nel secondo dopoguerra. Le ricerche condotte durante la presente campagna di catalogazione hanno permesso di recuperare il nome dell'autore del monumento di San Damiano: lo scultore Giacomo Buzzi Reschini, (Viggiù, 4 settembre 1881 – Torino, 18 settembre 1962) figura di interesse nel panorama torinese di inizio novecento. In stretti rapporti con altri artisti attivi a Torino in quegli anni, quali, Canonica, Calandra, Bistolf, Pogliaghi ed Enrico Butti, Buzzi Reschini realizzò diversi monumenti dedicati alla memoria dei Caduti durante la Grande Guerra (Crocemosso, San Damiano, Bordighera e Chieri). Sulla piazza municipale di Bordighera, Piazza Garibaldi, si conserva ancora oggi un monumento ad ara dedicato al Milite, che reca su una base ottagonale una figura di soldato che bacia la bandiera, in marmo bianco di Carrara, esatta copia dello scomparso bronzo astigiano. In sostituzione del Milite in bronzo di San Damiano fu fatta erigere una stele in marmo che poggiava su di un basamento in granito, contornato da una piccola aiuola verde protetta da bassa recinzione in ferro battuto. Di questa nuova versione del monumento si conserva un'immagine d'epoca, da cui si evince che la stele presentava sul fronte una figura a rilievo (probabilmente Ares, il dio greco della guerra). Nel 1997 la stele risultò di precaria stabilità e fu fatta rimuovere. L’architetto Gianna Gandini fu incaricata di procedere alla formazione di un nuovo monumento da collocarsi non più al centro della piazza, ma in un angolo della stessa. Questo monumento, costruito in lastre di pietra, pennone per bandiera ed acqua corrente, fu fatto rimuovere dalla nuova Amministrazione l’anno successivo la sua collocazione, a causa dei dibattiti comunali e le proteste che seguirono. Si decise quindi di procedere alla realizzazione di un'opera in memoria dell'originario monumento di Giacomo Buzzi Reschini: un fabbro locale, Artusio Giovanni, attraverso vecchie cartoline dell’epoca, riuscì a ricavare le dimensioni del primo milite e a riprodurlo, pressoché fedelmente, in ferro battuto. I contrasti con l’allora Sindaco, dovuti a divergenze e punti di vista di collocazione, materiale e dimensioni, portarono all'interruzione della collaborazione con Artusio. L’Amministrazione si rivolse ad una fonderia di Orbassano, presso Torino. Su bozzetto dell’autore Geraci, (facente parte del gruppo dei giovani artisti ed architetti della società di fonderia) si riprodusse un milite a torso nudo con bandiera, su ispirazione dell'originale, ma di dimensioni ridotte e semplificato nell’abbigliamento e nella figura. Tra il 2000 ed il 2001 sul basamento in pietra, nell’angolo di piazza Libertà, fu collocata infine quest'opera che ancora oggi è visibile. Sulla fronte del basamento lapideo originale furono aggiunte le date di inizio e fine delle due guerre mondiali, e sul lato sinistro la scritta in caratteri corsivi "Il tramonto degli eroi non avrà fine". La lapide in bronzo collocata sopra l'iscrizione dedicatoria sul basamento, visibile nelle fotografie d'epoca, raffigurava lo stemma sabaudo circondato da due spade: oggi non è più presente nella sua sede originaria
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100397021
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI su basamento originale/ fronte - DEI MORTI PER LA PATRIA / ETERNI LA GLORIA IL BRONZO / RISUONI NEI SECOLI IL GRIDO / ITALIA' ITALIA' / - Geraci - a caratteri applicati - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0