Ritratto di Camillo Borghese sullo sfondo della Villa Pinciana a Roma

dipinto,

Il principe Camillo Borghese è raffigurato sulla riva del laghetto nel giardino alberato della Villa pinciana. Abbigliato alla giacobina il nobile è intento a sfogliare un volume di incisioni che raffigurano opere di scultura classica. Il berretto ed il bastone del giovane sono poggiati vicino un masso insieme al fazzoletto bianco; una chitarra ed uno spartito appaiono in primo piano in basso. Sul fondo, oltre il laghetto, si intravede il colonnato di un tempio

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Nocchi Bernardino (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
  • INDIRIZZO via XX Settembre, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto ritrae il principe Camillo Borghese poco più che ventenne sulle rive del laghetto nel giardino alberato della Villa pinciana. Abbigliato alla giacobina, in segno della sua adesione alla Repubblica Romana, il nobile è rappresentato in atteggiamento disinvolto con il berretto ed il bastone poggiati vicino un masso insieme al fazzoletto bianco. Una chitarra ed uno spartito sono stati appena lasciati ed ora il giovane è intento a sfogliare un volume di incisioni che raffigurano gli esempi di scultura classica presenti nella collezione dell'antico Casino Borghese. Firmato in basso a sinistra, sul margine dello spartito, il dipinto costituisce un duplice rimando alla temperie artistica promossa a Roma dai Borghese. Esso testimonia difatti l'attività di Bernardino Nocchi il quale, oltre ad eseguire il dipinto, disegnò le statue antiche della collezione della nobile famiglia da cui furono ricavate le incisioni che appaiono nel libro rappresentato nel quadro; ed il ruolo avuto dai Borghese nello sviluppo delle arti di cui è esempio il tempio di Esculapio, realizzato nel 1787 dall'architetto Mario Asprucci e rappresentato nel quadro oltre il laghetto, e l'immagine della famosa statua del "Gladiatore" che si riconosce nella pagina del libro di incisioni, conservata nella collezione Borghese dal 1613 poi trasferita al Louvre a seguito delle spoliazioni napoleoniche
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350888
  • NUMERO D'INVENTARIO 702
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra sotto lo spartito - Bernardinus Nocchi / Lucensis pinxit - Bernardino Nocchi - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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