soggetto assente
asta di bandiera,
1848 - 1848
Asta in legno verniciato di azzurro, a sezione circolare, salvo una parte prossima al calciolo costituita da sei sfere. Al di sopra di quest'ultima parte è infisso un cursole di ferro nel quale scorre l'anello, pure in ferro, atto ad assicurare l'asta con il moschettone della tracolla dell'alfiere. Freccia fusa in ottone, traforata a formare l'arme di Savoia moderna sormontata dalla corona reale. Calciolo conico in legno
- OGGETTO asta di bandiera
-
MATERIA E TECNICA
bronzo/ cesellatura
bronzo/ doratura
bronzo/ fusione
-
MISURE
Altezza: 251 cm
Larghezza: 6 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Torinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La fiamma di divisione del reggimento Cavalleggeri di Piemonte, in origine, come si deduce dai documenti presentava le seguenti misure: larghezza massima 86 cm, larghezza minima 51,6 cm, altezza 60,2 cm. E' ornato in pieno dalla croce di Savoia, bianca e scorciata, i cui bracci non raggiungono gli orli. Al I° quarto all'asta è posto uno scudetto contornato da cornice barocca dorata, che porta lo stemma di Piemonte. Sulla punta al flottante è posto un altro scudetto con cornice dorata e posto orizzontalmente, nel campo bianco del quale è ricamato il nome del reggimento "LEGIONE REALE PIEMONTESE". Ai quattro angoli del drappo sono poste cinque (al 1° e 4°) o sette (al 2° e 3°) fiamme ondeggianti turchine. Sovrapposti alle fiamme ondeggianti sono poste al 2° e 3° al flottante e 3° all'asta delle stelle rosse bordate di oro. Tutto il drappo è bordato da tessuto bianco ornato in pieno con un nastro azzurro ondeggiante alla sarda, appuntato verso l'esterno ai cinque angoli. E' presente la vena azzurra che serviva ad infilare il drappo sull'asta. Anche le fiamme e il bordo bianco esterno sono bordati di oro. Probabilmente si tratta della fiamma ritirata ai Cavalleggeri di Piemonte per ordine di Carlo Felice a seguito della partecipazione della divisione che la portava durante la partecipazione ai Mori costituzionali del 1821. Fu depositata nello stesso 1821 nel Mgazzino delle Merci di Torino dal quale fu poi successivamente depositata in Armeria in data ignota ma antecedente al 1890. Era stata confezionata nel 1815 dal tappezziere Giovanni Pellengo e ricamata dal ricamatore Gaetano Sinsan. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 496; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971, fig. 45 (fotografia di prima del restauro; cordone e cravatta erano presenti); C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216737-1
- NUMERO D'INVENTARIO O.081
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- STEMMI sulla freccia, al centro - familiare - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0