Minerva

orologio da mensola,
Brocot (attivo Sec. Xix)
attivo sec. XIX

Base arrotondata ai fianchi con convessità al centro del lato frontale. Due coppie di piedi a rotella. Coronamento, cavo posteriormente, con quattro pinnacoli a torcia agli angoli e culminante in una statua della dea Minerva seduta su globo. Vaso ricolmo di fiori e foglie, sormontato da un gallo sotto un padiglione, a sbalzo nella parte centrale del quadrante. Volute di foglie d'acanto pendente al centro e sugli angoli della base. Testine femminili al centro e sugli spigoli del coronamento, e sui quattro montanti della cassa ornati di tralci di rose. Le tre parche, sotto il quadrante. Decori ad intarsio con figurazioni zoomorfe (uccelli, insetti, cani, pavoni) tra girali vegetali sui fianchi della base, sul lato frontale e sui fianchi del coronamento e su tutta la superficie interna dell'anta posteriore.Montaggio: elementi decorativi fissati con viti e chiodini

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    bronzo/ doratura
    LEGNO
    METALLO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Brocot (attivo Sec. Xix): cassaio
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • INDIRIZZO via Principe Tommaso, 22, Agliè (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare, datato da Anna Paolino al terzo quarto del XIX secolo rientra nel gusto per i decori "Boulle", tornati di moda nell'arredo soprattutto a partire da metà Ottocento e ripresi anche negli orologi dell'epoca (cfr. A. Paolino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 122, p. 312). In particolare, l'orologio qui analizzato riprende, tanto nella tipologia della cassa quanto nell'ornamentazione, modelli diffusi nella produzione francese del primo quarto del Settecento (cfr. Sotheby's, 25 giugno 1982, n. 18). Analoghe riprese di questo gusto sono osservabili anche in altri orologi coevi a quello qui preso in esame, quali ad esempio quelli pubblicati in Sotheby's Belgravia, 13 settembre 1978, nn. 5-6; Tardy, La Pendule Française dans e Monde, Parigi 1949, 5° ed., 1981-1982, vol. I, p. 147 e Christie's, Castello di san sebastiano da Po, 21 settembre 1985, n. 251). Nella collezione dei duchi di Genova si trova un altro esemplare con la dea Minerva sormontante una cassa con grifoni alati, molto simile per tipologia e databile agli stessi anni (cfr. inv. 1964, n. 995; A. Paolino, in Ibid., scheda n. 121, p. 309).Purtroppo non esiste documentazione inventariale anteriore al 1927.La meccanica, databile al 1870 circa, non è firmata o punzonata ma il tipo di scappamento e la sospensione sono qunto meno ispirati a quelli inventati da Louis e Gabriel Brocot (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216153
  • NUMERO D'INVENTARIO 1029
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul lato posteriore della cassa - 1029 [su etichetta adesiva rettangolare in plastica rossa] - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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