cena in casa di Simone il fariseo

dipinto,

Il dipinto di formato rettangolare raffigura l?episodio evangelico della cena a casa di Simone il fariseo. Gesù è raffigurato con veste arancione sulla destra, mentre la Maddalena inginocchiata, con abito rosa e manto ocra, è intenta ad asciugargli i piedi con i propri lunghi capelli biondi tenendo accanto il vaso degli unguenti. Al tavolo siedono quattro Apostoli (tra cui si riconosce San Giovanni Evangelista), che indossano semplici vesti, e sulla sinistra due personaggi maschili riccamente abbigliati e coperti da copricapi eccentrici (una sorta di turbante ed un cappello a tesa). Sulla tavola apparecchiata con tovaglia bianca sono appoggiati tre piatti contenenti cibi, quattro pani, un coltello, una coppa in vetro e una bottiglia per il vino. La scena si svolge in un interno, con pavimento in cotto, poltrone in legno intagliato con tendaggio sullo sfondo. Il dipinto, adattato alle misure attuali, fu tagliato lungo i margini laterali: sulla destra appare un frammento di figura, che avanza da un ambiente attiguo

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sacchetti Giovanni Francesco
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
  • INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto in esame è palesemente estraneo alla serie di tele allestite in Chiesa, per ragioni stilistiche e iconografiche, oltre che per la cronologia di riferimento. I restauratori nella relazione conclusiva del recente intervento (in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756) indicano un adattamento alle dimensioni attuali, databile verosimilmente agli inizi del Novecento. Tale dato sarebbe indicato dal taglio presente nella parte inferiore, dalla tipologia di chiodi presenti e dalla materia pittorica delle ridipinture riscontrate sulla tela. In realtà non sono note con esattezza né l?epoca nè la ragione della sostituzione della tela originariamente collocata in questa nicchia, anche se un dato importate lo fornisce lo studioso Jean Marie Marquis, ne ?L?ordre de la Visitation en Italie aux XVIIe et XVIIIe siècles: les avatars d?un plan-type et la fortune de quelques thèmes salésiens? (in D. Ternois, ?Lyon et l?Italie. Six études d?histoire de l?art?, Paris 1984). Egli infatti descrive al posto di questa tela una raffigurante la visione di Bourbouilly, ossia l?episodio in cui San Francesco di Sales apparve a Giovanna di Chantal, ora assente attribuendo l?eterogeneità del ciclo pittorico a furti avvenuti in passato (non documentati né noti ai Preti della Missione, insediati nella Chiesa). I Padri della Missione, in particolare padre Roberto Lovera, però non confermano tale informazione né ricordano episodi di furti. La tela è allestita come ideale completamento del ciclo pittorico commissionato dalle suore dell?Ordine della Visitazione nell?ambito del raffinato progetto iconografico concepito in occasione del primo allestimento della chiesa, quando furono realizzate dieci nicchie destinate ad ospitare statue di Santi con, al di sopra e al di sotto, venti riquadri di formato rettangolare, riservati all?inserimento di tele dipinte, secondo un progetto ispirato dal teologo gesuita Giovanni Pietro Ferrari. Il programma originario, compiuto per le celebrazioni in occasione della beatificazione di San Francesco di Sales dal 25 giugno al 2 luglio 1662, prevedeva la presenza di tele illustranti allegorie di virtù dei Santi attraverso emblemi e motti, con iscrizioni estese. Soltanto in un secondo momento, non definito dai documenti finora emersi ma verosimilmente dopo la canonizzazione proclamata da papa Alessandro VII il 19 aprile 1665, tali dipinti furono sostituiti dagli attuali, i quali non sono tutti coevi e coerenti tra loro, verosimilmente a causa di danneggiamenti e/o furti. Lo stato conservativo riscontrato al momento dell?ultimo intervento di restauro denunciava ossidazioni della vernice e problemi di ancoraggio con conseguenti deformazioni e lacune della pellicola pittorica, oltre a localizzate ridipinture (cfr. relazione di restauro in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756). Il manoscritto conservato nel Monastero della Visitazione a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 137-138) ricorda la realizzazione delle nicchie e delle tele: nel 1660 ?Nos soeurs procurerent aussi ce qui fut necessaire pour faire les 10 Statuë posée dans les 10 Niches qui sont tout au tour de Notre Eglise et les deux du Choeur des Pretres, et deux autres soeurs firent faire les 20 tableau qui sont au dessus, et au dessous des dites Statuës representant les principales actions de la vie de N.R.P. qui ont eu plus de rapport au S.t qu?elles representent, une autre S.r fit peindre le Mistere de la Visitation à fresco sur le Portail de cette nouvelle Eglise par M.r Luc peintre excellens en ce genre?. Il verbale di requisizione del convento e della chiesa da parte del Governo francese del 15 settembre 1802 inventaria i dipinti ?au tour de l?Eglise vingt Petits tableau garnir de petites corniches dorees incrustes dans la muraille representant l?Instoire de S.t Francois de Sales, et des Visitandines? (ASTO, Governo francese, m. 287, n. 10). Prosegue in Osservazioni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215679
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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