San Gabriele Arcangelo

statua,

La statua raffigura San Gabriele Arcangelo a figura intera poggiante su un piccolo basamento a parallelepipedo privo di ornati. Il Santo, effigiato con volto giovanile e capigliatura a riccioli lunghi sulle spalle, tiene la mano sinistra levata in alto mentre nella destra regge un lungo fiore di giglio. Grandi ali, modellate nei dettagli a rilievo delle piume, si aprono sui lati. I panneggi degli abiti, una casacca ad ampie pieghe ed una lunga veste, cadono morbidamente sul corpo dell?Arcangelo, lasciando affiorare il piede sinistro con calzare

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA Terracotta
  • AMBITO CULTURALE Ambito America Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
  • INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le due statue presenti nel presbiterio proseguono idealmente il complesso decorativo commissionato dalle suore dell?Ordine della Visitazione in occasione del primo allestimento della chiesa, quando si realizzarono dieci nicchie con statue di Santi e, sopra e sotto, venti riquadri di formato rettangolare, riservati all?inserimento di tele dipinte, secondo un progetto ispirato dal teologo gesuita Giovanni Pietro Ferrari. Il programma decorativo, compiuto per le celebrazioni della beatificazione di San Francesco di Sales dal 25 giugno al 2 luglio 1662, individua ogni partitura, letta in senso verticale, come celebrazione in senso allegorico di una virtù, dichiarata nell?iscrizione presente nei cartigli in stucco sopra le statue, esemplificata dal Santo effigiato in stucco, da un episodio della sua vita e da uno tratto dalla biografia di San Francesco di Sales, intesa come compendio di tutte le qualità. Lo stato conservativo delle statue riscontrato al momento dell?ultimo intervento di restauro indica che le fasi sovrapposte in tutte le decorazioni del primo ordine decorativo, fino al cornicione, erano almeno due (una settecentesca e una ottocentesca) estese anche alle dorature. Le nicchie avevano un ulteriore strato in più, di colore scuro, e le otto statue in marmorino erano state completamente rigessate e ridipinte, forse tra il 1860 e il 1861 (cfr. relazione di restauro in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756). Dal punto di vista costruttivo è emerso che le otto statue in navata sono eseguite in malta, con un?anima probabilmente in laterizio e finitura a marmorino tirato a spatola e cerato, mentre le due nel presbiterio sono in terracotta, cave all?interno, finite a marmorino e cerate (cfr. relazione in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR20291). Il manoscritto conservato nel Monastero della Visitazione a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 137-138, 177) ricorda la realizzazione delle nicchie e delle tele: terminata la costruzione della chiesa nel triennio 1657-1660, nel 1660 sarebbero stati andati avanti i lavori per ?les Ornements, et la Platissure incessamment? e ?Nos soeurs procurerent aussi ce qui fut necessaire pour faire les 10 Statuë posée dans les 10 Niches qui sont tout au tour de Notre Eglise et les deux du Choeur des Pretres, et deux autres soeurs firent faire les 20 tableau qui sont au dessus, et au dessous des dites Statuës representant les principales actions de la vie de N.R.P. qui ont eu plus de rapport au S.t qu?elles representent?. Le statue risultano già allestite durante le celebrazioni della beatificazione nel 1662, come attesta il ?Racconto delle solenni feste fatte in Torino per la Beatificazione del B. Francesco di Sales Vescovo di Geneva? riportato nella tesi di Valentina Mussini (V. Mussini, ?La Chiesa della Visitazione di Torino: architettura e decorazione tra Sei e Settecento?, Tesi di laurea in Storia del Patrimonio archeologico e storico artistico, Università degli Studi di Torino, Facoltà Lettere e Filosofia, relatore G. Dardanello, a.a. 2007-2008). Tra il 1672 e il 1675 fu preparata ?une Tapisserie de Damas Cramoisi galonnée d?un passement or, et argent ? voile de Brocadel de meme couler à fond d?or pour les 24 Lesenes ou pilliers qui sont au cotê des 10 Niches ou sont posés le Statuës que la Sup.re qui la succeda fit faire aussi, ce fut S.r M.e Gertrude de Provana, qui fut Eluë à l?Ascension de l?annee 1675?. La recente bibliografia, riportata nel relativo paragrafo, data le statue in navata al triennio 1660-1663, riconducendole allo stuccatore comasco Cristoforo Ciseri, la cui attività è precisata nel saggio di Ornella Graffione (O. Graffione, ?Cristoforo Ciseri comasco?, in G. Dardanello (a cura di), ?Disegnare l?ornato. Interni piemontesi di Sei e Settecento?, Torino 2007, pp. 69-70). In assenza di ipotesi specifiche per le due statue, si ritiene verosimile l?intervento di uno stuccatore luganese in un periodo compreso tra la prima fase decorativa e la ridefinizione del presbiterio, avvenuta nel 1689, quando le suore avevano in progetto di dorare ?dorer les Ornements des Tribunes les Niches, et les deux Statuës qui y sont de S.ts Anges Gabriel, et Raphael?? (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, p. 207). Prosegue in Osservazioni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215670
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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