San Carlo Borromeo
statua,
Ciseri Cristoforo (notizie Seconda Metà Sec. Xvi)
notizie seconda metà sec. XVI
La statua raffigura San Carlo Borromeo a figura intera su un piccolo basamento a parallelepipedo privo di ornati. Il Santo, con indosso abito talare, rocchetto e mozzetta, è effigiato con viso rivolto al cielo ed in atto di portare la mano sinistra al petto e la destra aperta lungo il fianco. Grande cura nell?esecuzione delle numerose pieghe degli abiti, che increspano la superficie del corpo. Accanto al piede sinistro sono appoggiati un libro e la berretta
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
LATERIZIO
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ATTRIBUZIONI
Ciseri Cristoforo (notizie Seconda Metà Sec. Xvi): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Chiesa della Visitazione
- INDIRIZZO via XX Settembre 25, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua appartiene ad un complesso decorativo commissionato dalle suore dell?Ordine della Visitazione in occasione del primo allestimento della chiesa, quando si realizzarono dieci nicchie con statue di Santi e, sopra e sotto, venti riquadri di formato rettangolare, riservati all?inserimento di tele dipinte, secondo un progetto ispirato dal teologo gesuita Giovanni Pietro Ferrari. Il programma decorativo, compiuto per le celebrazioni della beatificazione di San Francesco di Sales dal 25 giugno al 2 luglio 1662, individua ogni partitura, letta in senso verticale, come celebrazione in senso allegorico di una virtù, dichiarata nell?iscrizione presente nei cartigli in stucco sopra le statue, esemplificata dal Santo effigiato in stucco, da un episodio della sua vita e da uno tratto dalla biografia di San Francesco di Sales, intesa come compendio di tutte le qualità. Lo stato conservativo delle statue riscontrato al momento dell?ultimo intervento di restauro indica che le fasi sovrapposte in tutte le decorazioni del primo ordine decorativo, fino al cornicione, erano almeno due (una settecentesca e una ottocentesca) estese anche alle dorature. Le nicchie avevano un ulteriore strato in più, di colore scuro, e le otto statue in marmorino erano state completamente rigessate e ridipinte, forse tra il 1860 e il 1861 (cfr. relazione di restauro in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR15756). Dal punto di vista costruttivo è emerso che le otto statue in navata sono eseguite in malta, con un?anima probabilmente in laterizio e finitura a marmorino tirato a spatola e cerato, mentre le due nel presbiterio sono in terracotta, cave all?interno, finite a marmorino e cerate (cfr. relazione in SBSAE, Archivio Restauri, pratica n. AR20291). Il manoscritto conservato nel Monastero della Visitazione a Moncalieri (?Abregé de La Fondation ce Monastere de Turin fait par notre Chere S.r M.e Gertrude Provane de Leïni Selon le vieux Stile Pour la Bibliothèque Maisone?, pp. 137-138, 177) ricorda la realizzazione delle nicchie e delle tele: terminata la costruzione della chiesa nel triennio 1657-1660, nel 1660 sarebbero stati andati avanti i lavori per ?les Ornements, et la Platissure incessamment? e ?Nos soeurs procurerent aussi ce qui fut necessaire pour faire les 10 Statuë posée dans les 10 Niches qui sont tout au tour de Notre Eglise et les deux du Choeur des Pretres, et deux autres soeurs firent faire les 20 tableau qui sont au dessus, et au dessous des dites Statuës representant les principales actions de la vie de N.R.P. qui ont eu plus de rapport au S.t qu?elles representent?. Le statue risultano già allestite durante le celebrazioni della beatificazione nel 1662, come attesta il ?Racconto delle solenni feste fatte in Torino per la Beatificazione del B. Francesco di Sales Vescovo di Geneva? riportato nella tesi di Valentina Mussini (V. Mussini, ?La Chiesa della Visitazione di Torino: architettura e decorazione tra Sei e Settecento?, Tesi di laurea in Storia del Patrimonio archeologico e storico artistico, Università degli Studi di Torino, Facoltà Lettere e Filosofia, relatore G. Dardanello, a.a. 2007-2008). Tra il 1672 e il 1675 fu preparata ?une Tapisserie de Damas Cramoisi galonnée d?un passement or, et argent ? voile de Brocadel de meme couler à fond d?or pour les 24 Lesenes ou pilliers qui sont au cotê des 10 Niches ou sont posés le Statuës que la Sup.re qui la succeda fit faire aussi, ce fut S.r M.e Gertrude de Provana, qui fut Eluë à l?Ascension de l?annee 1675?. L?iscrizione nel cartiglio superiore "APOSTOLATUS? fa rifermento all?intensa attività apostolica di San Carlo Borromeo (Arona 1538 ? Milano 1584), vescovo dal 1565 al 1584, spesso indicato da Francesco di Sales come modello per l?impegno pastorale nei villaggi e paesi della diocesi di Milano, spingendosi fino alle vallate della Svizzera per contrastare la diffusione della fede protestante. Prosegue in Osservazioni
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215660
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0