Ritratto di Isabella Colbran. Ritratto femminile in costume da sacerdotessa
stampa,
Boucheron Angelo Michele (1776 Ca./ 1859)
1776 ca./ 1859
Personaggi: Isabella Colbran
- OGGETTO stampa
-
MATERIA E TECNICA
bulino
-
ATTRIBUZIONI
Boucheron Angelo Michele (1776 Ca./ 1859): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Accademia delle Scienze
- INDIRIZZO Via Accademia delle Scienze, 6, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Boucheron nasce a Torino intorno al 1776. Dopo un primo apprendimento del disegno dal padre Giovanni Battista, studia presso la scuola di Pécheux e viene approvato architetto civile nel 1796. In epoca francese si trasferisce a Roma; vive poi a Londra e nel 1805 ritorna a Torino dove partecipa alle mostre con opere di sempre maggiore impegno. E' nominato nel 1811 professore di disegno alla Scuola dei Cappuccini. Con il ritorno dei Savoia la carriera pubblica avanza consolidando il suo prestigio di artista; nel 1916 è nominato insegnante presso l'Accademia Militare. L'anno successivo sposa la figlia del pittore Bernero, nel 1823 è disegnatore della Regia Galleria; nel 1830 è precettore di disegno dei reali principi Vittorio Emanuele e Ferdinando e due anni dopo è nominato professore all'Accademia, dove rimarrà fino al 1839. Non ci rimane nulla della sua attività iniziale di plasmatore nè di disegnatore; conosciamo solo la sua abbondante produzione di incisore elencata con precisa ricognizione inventariale dal Vesme.Così Vesme cita l'opera:" Isabella Colbran/Te della Gloria..../Boucheron à Turin. Figura intera, in costume teatrale, in piedi, di profilo a destra. Il braccio sin. proteso in avanti. rame:A.285; L.215".Isabella Colbran nasce a Madrid il 2 febbraio 1785 e muore a Castenaso (BO) il 7 ottobre 1845, il più celebrato contralto del primo Ottocento, che aveva studiato con Pareja, Marinelli e Crescentini, esordisce sulle scene forse in patria nel 1806. A Torino giunge dopo una serie di trionfi alla Scala, a Roma e a Napoli; esordisce sulle scene Torinesi il 26 dicembre 1811 con "Nitteti" di Stefano Pavesi, adattamento da Metastasio, appositamente scritta per quellla circostanza. Sui libretti delle opere rappresenate nella stagione 1811 - 12 a Torino è qualificata come "Accademica filarmonica di Bologna al servizio di S. M. cattolica il re Giuseppe". Il fenomeno Colbran esplode però con la seconda opera in cartellone: "I riti d'Efeso", libretto di G. Rossi. Recita per il teatro Regio di Torino ne:"Castore e Polluce", stagione 1812 - 13, nel ruolo di Telaria, libretto di L. Romanelli, musica di V. Federici;"Lauso Elidia", stagione 1812 - 13 nel ruolo di Lidia, libretto di L. Andiorli, musica di G. Farinelli;Attivissima sino al 1820 - 21, amica prima dell'impresario Barbaja, che la scritturò stabilmente a Napoli (teatri San Carlo e del Fondo) in opere di Rossini, dopo l'esito trionfale dell'Elisabetta d'Inghilterra nel 1815, e poi si unisce a Rossini (che sposa il 15 marzo 1822, per poi separarsi nel 1837). Proprio nel 1822 incontra l'insuccesso a Venezia in Maometto II. Si ritira dalle scene nel 1823
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100214292
- NUMERO D'INVENTARIO 2657
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2009
- ISCRIZIONI in basso al centro - Isabella Colbran - a matita blu - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0