LAMPADARIO,
1750 - 1774
Il lampadario si articola in sei bracci mistilinei in metallo color argento, rivestiti da strisce e decorati da fiori e stelle di cristallo, e al centro da fusto e pendente, di forme diverse, lavorati con varie sfaccettature. Nella parte interna sono state aggiunte tre lampadine
- OGGETTO LAMPADARIO
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MATERIA E TECNICA
CRISTALLO
FERRO
VETRO
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il lampadario non è riconoscibile nella maggior parte delle descrizioni inventariali relative all'ambiente in esame: nel 1781 nella "Camera de' Paggi" risulta "Un Lustro di Cristallo di Boemia di alt. onc. 36 a otto branchi; tutto guernito di Stelle, e pendlocchi a diverse figure sostenuto da una bacchetta di ferro dorata senza custodia", nel 1811nella "Quatrième Chambre" vi è "Un lustre de Cristal de Verre à 8 bras et la baguette de fer", nel 1833 un lampadario a otto bracci e nel testimoniale nessun corpo illuminante. Questa tipologia è comunque attestata in Palazzo anche nell'inventario del 1781, in cui si ricordano molti "lustri di cristallo di Boemia" a otto e a sedici "branchi, tutti guerniti di stelle e pendlocche a diverse figure". Anche se fortemente rimaneggiati i lampadari superstiti sono stilisticamente confrontabili con esemplari simili studiati da Giovanni Mariacher, che li identifica come prodotti di maestranze boeme o veneziane: "il tipo lavorato alla boema ebbe vasta diffusione in tutta Europa e toccò varie regioni d'Italia; la sua prerogativa maggiore consisteva nella possibilità di ottenere la rifrazione delle luci, per via delle sfaccettature e molature dei cristalli"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211287
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0