OFFERTA DI CAINO E FASCIA DECORATIVA
DIPINTO MURALE,
post 1067 - 1099
Il dipinto è un frammento di decorazione parietale, strappato e riportato su supporto in tela, e raffigura nella parte superiore una cornice a greca ed in basso un volto
- OGGETTO DIPINTO MURALE
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frammento di decorazione parietale in esame proviene dal duomo di San Guido ad Acqui Terme (AL), da cui fu strappato insieme ad un'altra porzione di affresco - anch'essa conservata in Palazzo Chiablese - durante gli interventi sulle coperture e il sottotetto del transetto condotti sotto la direzione dell'architetto Giorgio Lambrocco della Soprintendenza. Maria Carla Visconti Cherasco ha ricostruito le fasi di lavoro, iniziate nel 1961 ma concretizzatesi soltanto tra il 1967 e il '72, precisando che gli affreschi si trovavano in corrispondenza dell'arco trionfale (cfr. M. C. Visconti Cherasco, "Aspetti e problemi di tutela sul duomo di Acqui dall'inizio del secolo ad oggi", in Archivio vescovile di Acqui - Acquesana, "Il tempo di San Guido Vescovo e Signore di Acqui", atti del convegno di studi Acqui Terme 9-10 settembre 1995, Acqui Terme 2003, pp. 211-219). Lo spoglio del fondo fotografico della Soprintendenza relativo al duomo di Acqui ha portato in luce quattro fotografie datate 2 maggio 1968 (n. 29263bis e 29264bis) ritraenti i due frammenti ancora in loco e una risalente ad aprile 1977 (n. 06480), in cui si vede il frammento con l'Offerta di Caino già strappato e appeso ad una parete di una sala in Palazzo Chiablese.||Nella documentazione conservata nelle pratiche d'ufficio è stato rivenuto un preventivo datato "1° luglio 1968", in cui il restauratore Guido Fiume, con studio in Milano (via M. Pagano 14) e a Belgirate sul Lago Maggiore, propose di eseguire "pulitura, strappo, applicazione su nuovo supporto, stuccatura, restauro pittorico integrativo di due frammenti di affresco soprastanti la volta del presbiterio del Duomo" per "complessive £. 180.000". L'intervento fu eseguito verosimilmente in tempi rapidi dal momento che il restauratore in una missiva del 20 novembre 1968 sollecitò l'arch. Lambrocco circa il pagamento, aggiungendo che era costato più del previsto per "troppe strade, tempo e spese varie. Fui quattro volte ad Acqui, due volte a Torino oltre alle giornate di lavorazione effettuate nel mio studio)" (SBAA, Archivio corrente, AL/ Acqui Terme, Cattedrale San Guido, Duomo, I fino 1989, ACQUI T. AL/ 1/1/ DUOMO).||Studiati da Carlenrica Spantigati e C. Segre Montel, i dipinti risalgono al XI secolo e sono riconducibili a maestranze di cultura lombarda (cfr. C. Spantigati, "Alessandria" in "Guida breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi", Torino 1979, p. 19; C. Segre Montel, "La pittura monumentale" in G. Romano, a cura di, "Piemonte romanico", Torino 1994, pp. 258-284). Segre Montel in particolare indica come confronto stilistico il ciclo di dipinti murali presenti nella chiesa di San Michele ad Oleggio (Novara), in particolare per una "componente bizantineggiante che scioglie l'eccitazione visionaria della pittura ottoniana in ritmi compositivi più composti e solenni, introducendo un repertorio fisionomico caratterizzato e una serie di formule grafiche, che saranno poi largamente assimilate, a partire dal frammento con l'Offerta di Caino, già sull'arco trionfale di Santa Maria di Acqui (iniziata dal vescovo Primo e consacrata nel 1067), dove il volto di Caino, ben confrontabile con quello degli angeli dell'abside centrale di Oleggio, è però soprattutto vicino ai volti dei personaggi del lunettone di San Pietro al Monte di Civate" (cfr. ibidem, p. 270, tav. 75)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211275
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0