armadio, opera isolata - produzione Italia settentrionale (primo quarto sec. XX)

armadio, 1900 - 1924

Mobile a corpo unico con tre ripiani interni. Cornice con profilatura lievemente aggettante e modinata. Due ante con doppia serratura e chiave. Ciascuna anta è suddivisa da cornice liscia in due pannelli di forma quadrata entro i quali è intagliato a fascie di dimensioni digradanti un motivo stellare a otto punte. Fiancate suddivise da cornice liscia in tre pannelli: su quello superiore ed inferiore motivo analogo, in quello centrale medaglione ovale con calice sormontato da ostia ed affiancato da due rami di ulivo. Fascia inferiore decorata da pannelli rettangolari con motivi stellari e romboidali intagliati, due frontali, e uno per ciascuna fiancata. Cornice aggettante modinata. Poggia su basso zoccolo

  • OGGETTO armadio
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ verniciatura
    legno/ incisione/ verniciatura
  • MISURE Altezza: 240
    Lunghezza: 161
    Larghezza: 80
  • AMBITO CULTURALE Produzione Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza dell'etichetta inventariale dell'Istituto Provinciale dell'Infanzia permette di documentare la presenza dell'oggetto in tale sede alla metà del sesto decennio del 900, ma in mancanza di ulteriori riscontri documentari non è possibile accertare la committenza e provenienza dello stesso, pervenuto all'Ente forse per una donazione o forse per un acquisto o prelevato da precedente sede dell'Istituto. L'armadio, infatti compare in una fotografia scattata all'inaugurazione dell'IPI e risulta collocato nel Padiglione A, presso la Presidenza, La nuova sede dell'Istituto Provinciale per l'infanzia, Torino, 1958, s.p. Da un punto di vista stilistico l'esemplare, probabilmente un'imitazione otto-novecentesca o realizzato con parti originali ed integrazioni, rimanda ad una tipologia di armadi da sacrestia affermatasi negli ultimi decenni del XVII, come testimoniano gli esemplari conservati in Torino presso la chiesa della Confraternita del SS. Sudario, o quello della Cappella dei Banchieri e Mercanti; il motivo ornamentale del calice con ostia, invece, pare una ripresa da soluzioni ornamentali proposte da Pietro Botto nei primi decenni del Seicento, R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, pp. 152, n. 203, p. 154, n. 205, p. 155, n. 206
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210463
  • NUMERO D'INVENTARIO 123127
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI fiancata/ su etichetta rett. metallica - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 123127 - Mallé L./ Verdoia O - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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