lampadario - a bracci, opera isolata - produzione Italia settentrionale (?) (fine/inizio secc. XIX/ XX)

lampadario a bracci, 1890-1910

Colonna centrale tornita con nodi e ornata da elementi a voluta in corrispondenza dell'attaccatura dei bracci. Due ordini di luci con otto bracci ciascuno, ansati, lisci con doppio nodo centrale, terminanti con piattello a sezione circolare che fa da base all'alloggiamento delle candele (sostituite da finte candele a luce elettrica). Nella parte terminale della colonna pendente a forma di grosso bulbo sferico con finalino a pigna

  • OGGETTO lampadario a bracci
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ cesellatura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Numerosi sono i lampadari in bronzo indicati nell'elenco topografico degli arredi di palazzo Dal Pozzo posti in vendita da Casa Savoia-Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale che ne approvava l'acquisto, risalente al 1940, anno nel quale venne acquistato anche l'edificio. Essi sono valutati L. 800 l'uno e sono tra i pochi mobili originali non andati dispersi durante le tornate d'asta di inizio Novecento. Da un punto di vista stilistico l'esemplare in esame costituisce un'imitazione dei lampadari olandesi, largamente circolanti nella seconda metà del XVII secolo, ed ampiamente illustrati anche nei dipinti d'interni dell'epoca, J. Bourne, V. Brett,Lighting in the Domestic Interior. Renaissance to Art Nouveau, Londra, 1991, p. 30, n. 69, pp. 53-54, n. 157. Tale tipologia, nell'ambito del revival degli stili storici proposto dall'eclettismo ottocentesco trovò ampia fortuna a livello europeo, anche grazie alla circolazione dei modelli favorita dalle Esposizioni Universali. Benchè il nuovo allestimento del settecentesco palazzo Dal Pozzo sottolineasse una netta prevalenza per il gusto rinascimentale, secondo una moda particolarmente diffusa in età umbertina, tuttavia numerosi sono gli elementi d'arredo seicenteschi che affiancano elementi in stile più antico, secondo una prassi piuttosto comune nel tardo Ottocento e nella quale si inseriscono anche i lampadari come quelli in esame, si vedano, a titolo di esempio, alcuni esemplari conservati presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano, A. Zanni, Mobili e Arredi, in Museo Poldi Pezzoli. Ceramiche-vetri-mobili e arredi, Milano, 1983, pp. 322, 395, n. 108
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210426
  • NUMERO D'INVENTARIO 95758
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI su etichetta rettangolare metallica - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 95758 - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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