morte di pontefice

disegno, ca 1588 - ca 1588

Disegno a sanguigna. Al centro è raffigurato un papa morto disteso sopra un letto circondato da candelieri con diversi personaggi riuniti al suo capezzale

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ sanguigna
  • ATTRIBUZIONI Cesari Giuseppe Detto Cavalier D'arpino (1568/ 1640): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Taddeo Zuccari
    Scuola Fiorentina Del Sec. Xvi
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commissione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Taddeo Zuccari col numero d'inventario 7 (Bollea L. C., 1932, p.491): attribuzione che ritroviamo nell'inventario del 1856, mentre in quello del 1933 N. Gabrielli lo riferiva ad un esponente della scuola fiorentina del sec. XVI (Gabrielli N., 1933, pp. 178, 196). Carla Enrica Spantigati (in Romano G., 1982, pp. 276-277), riprendendo un'ipotesi già formulata da L. C. Bollea (1932, pp. 457, 461-463), ha proposto di identificare il disegno con il "Dissegneto di lapis rosso, di Giuseppino", ovvero Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino, citato nell'inventario dei quadri del Castello di Torino del 1° settembre 1631 (Campori G., 1870, p. 93). La studiosa mette in evidenza sia l'attendibilità delle attribuzioni di tale inventario, soprattutto per i pittori contemporanei, sia la fortuna del Cavalier d'Arpino presso la corte sabauda nei primi decenni del sec. XVII, testimoniata anche dall'inventario stilato dal Della Cornia nel 1635. La Spantigati identifica in papa Pio V, morto nel 1572, il personaggio sdraiato sul letto di morte e circondato da dignitari e cardinali; il disegno sarebbe una copia eseguita dal Cavalier d'Arpino nel 1588, anno in cui la salma di Pio V fu trasferita dal Vaticano nel nuovo sepolcro in Santa Maria Maggiore con una solenne cerimonia, da un originale probabilmente eseguito da Federico Zuccari nel 1572
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209731
  • NUMERO D'INVENTARIO 307
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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