Madonna con Bambino tra Santi e devoti

disegno, (?) 1545 - (?) 1545

Disegno a carboncino, acquerello, seppia, gesso e matita; il cartone è composto da nove fogli di diverse misure allineati regolarmente in file di tre e uniti per sovrapposizione dei margini

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ matita/ acquerellatura/ gessetto
  • ATTRIBUZIONI Lanino Bernardino (1509-1513/ 1582-1583): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Bernardino Lanino col numero d'inventario 28, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.491): tale attribuzione non è mai stata messa in dubbio dalla critica successiva. Andreina Griseri (1956, pp. 81, 141-142; 1958, pp. 74-75) giudicava il cartone stilisticamente affine alla Madonna col Bambino, santi e donatori del Museum of Art di New Raleigh, datata 1552, e alle tavole raffiguranti santa Chiara e san Francesco dell'Accademia Albertina di Torino (nn. 252 e 254), proponendo una datazione sul 1550. Giovanna Galante Garrone (in Romano G., 1982, pp. 149-151) considerava il cartone "al centro di una intricata rete di rapporti di Lanino con le botteghe del tardo Gerolamo Giovenone e degli Oldoni" ravvisando le analogie che lo legano a due cartoni dell'Accademia Albertina: il n. 357, di Gerolamo Giovenone (NCTN: 00209684), e il n. 305, attribuito a Boniforte Oldoni (mancante, ma noto grazie ad una fotografia del 1895). Tramite una serie di confronti incrociati tra opere uscite dalle tre botteghe la studiosa approdava ad una datazione intorno alla seconda metà del quinto decennio; datazione successivamente precisata alla metà del quinto decennio (in Astrua P./ Romano G., 1985, pp. 71-73)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209693
  • NUMERO D'INVENTARIO 328
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 28 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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