piviale, elemento d'insieme - manifattura francese (primo quarto sec. XIX)
piviale
1805 - 1821
Il piviale è confezionato con almeno dieci pannelli di taffetas marezzato rosso ed altrettanti di bianco. I bordi dello stolone e del cappuccio sono ricamati con un esile tralcio di vite.I bordi del manto, dello stolone e del cappuccio sono rifiniti con un gallone in oro filato e seta gialla. Lo stolone è rifinito con un gallone in oro filato. Lo scudo è bordato con una frangia in oro filato. Il clipeo è provvisto di tredici asole circolari che grazie ad un cordino permettono di trasferoirlo da una parte all'altra. Il piviale è chiuso mediante una coppia di ganci in lega metallica: le femmine sono applicate su un pannello posto all'altezza del petto, mentre i maschi sono cuciti direttamente sullo stolone
- OGGETTO piviale
-
MATERIA E TECNICA
filo dorato/ lavorazione a ago/ lavorazione a telaio
lega metallica
seta/ marezzatura
seta/ ricamo
seta/ taffetas
-
MISURE
Altezza: 141
Larghezza: 295
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'insieme liturgico appare come una rara testimonianza dei paramenti reversibili: i manufatti sono utilizzabili in entrambi i versi, realizzati con due tessuti di colori diversi, generalmente il taffetas o il gros de Tours, e impreziositi con una tecnica lunga e complessa, definita "en duex endroits" (C. Germain De Saint-Aubin, Art of the embroiderer, edizione consultata Los Angeles-Boston 1983, p.14; C. Aribaud, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, pp. 98-101). Il paramento è identificabile nel "pluviale a due indritti cioè bianco da una parte, e cremisi dall'altra entrambi di moella guernita di frangia in oro, il capuccio da ambo le parti brocato a lavori in oro con stollone simile In ottimo stato" menzionato nell'Inventario "degli utensili, vasi, vesti, ed altri arredisacri della Chiesa Cattedrale, e delle Compagnie in essa erette fatto in giugno 1845", dove viene precisato che fu donato da Giovanni Battista Vitale, vescovo dal 1805 al 1821 ( Mondovì, Archivio del Capitolo della Cattedrale, f. 18). Sebbene il clipeo e la stola non siano broccati, ma decorati da ricami, sono molteplici gli elementi che accomunano il parato conservato nella cattedrale con quello descritto: il fatto che sia reversibile, la tipologia e il colore del tessuto, inoltre, dal punto di vista stilistico, il ricamo è di gusto neoclassico (il disegno appare assai prossimo a quello di una pianeta, anch'essa reversibile, conservata presso Notre-Dame des Doms di Avignone 2000 ( Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, p. 56, scheda n. 34 di E. Dutocq e O. Valansot) ed è quindi riconducibile agli anni durante i quali Vitale ricoprì la carica vescovile. La forma arrotondata della stola fa escludere una produzione italiana, e la si ritrova nei paramentali nordici ( R. Orsi Landini, I paramenti sacri della Cappella Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 1988, p. 158, schede nn. 94-95) e francesi (Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, 2000, p. 47, scheda n. 24 di E. Dutocq e O. Valansot, C. Aribaud, 1998, pp. 160-161, 165, 167, schede nn. 74, 76, 83, 89) e proprio questa forma hanno le stole e i manipoli presenti nelle tavole che accompagnano il volume di Germain de Saint-Aubin (C. Germain De Saint-Aubin, 1983, p.185). L'eleganza e raffinatezza del ricamo fanno ipotizzare un'origine francese del manufatto, collocabile al primo quarto del XIX secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208867-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0