borsa del corporale, elemento d'insieme - manifattura italiana (seconda metà sec. XIX)
borsa del corporale
1850 - 1899
La borsa è realizzata con un pannello di lampasso ed è foderata con un pannello di tela di cotone giallo. La tasca è foderata con tela di lino bianca. Al centro è applicata una croce eseguita con lo stesso gallone posto lungo il bordo
- OGGETTO borsa del corporale
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MATERIA E TECNICA
cotone/ tela
filo dorato/ lavorazione a telaio
LINO
seta/ broccata
seta/ lampasso
seta/ tessitura a telaio
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MISURE
Altezza: 25
Larghezza: 24.5
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante il regno di Luigi XIV il pizzo assunse un ruolo talmente importante nell'ornare le vesti che, fin dall'ultimo ventennio del Seicento, venne introdotto nella decoprazione delle stoffe seriche ( P. Thornton, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 88-94; pp. 109-115; A. Gruber; Das Spietzenmuster im 18. Jahrhundert, catalogo della mostra di Riggesberg, Berna 1979, pp. 3-8; L. Camerlengo, Note sull'iconografia dei tessuti d'abbigliamento nell'ultimo secolo di domonio della Serenissima, in G. Ericani e P. Frattaroli (a cura di), Tessuti nel Veneto e nella Terraferma, Verona 1993, pp. 256-257; C. Buss, Le sete operate e il ruolo della Grande Fabrique di Lione, in C. Buss (a cura di), Il disegno a meandro nelle sete broccate 1745-1775, catalogo della mostra, Milano 1990, p. 19; N. Rothstein, L'etoffe de l'elegance. Soieries et dessins pour soie du XVIII° siècle, Paigi 1990, pp. 185-187); il motivo "a pizzo" venne prodotto, in molteplici varianti, fino a tutta la prima metà del Settecento e impiegata indistintamente sia per l'abbigliamento che per l'arredo ecclesiastico (si veda in particolare R. Orsi Landini, I paramenti sacri della Cappella Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 1988, p. 58). Il lampasso del parato appartiene a questa tipologia, ma alcune rigidezze nel decoro farebbero ipotizzare che sia stato realizzato nel XIX secolo, periodo durante il quale, soprattutto per i tessuti ecclesiastici, venivano riproposti decori e composizioni ideate nei secoli precedenti ( D. Davanzo Poli, Il tessile a Venezia tra '800 e '900, in Mercato e travestimento. L'artigianato d'arte e Venezia fine '800 inizi '900, catalogo della mostra, Venezia 1984, pp. 13-14; A. Jolly. Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg 2002, pp. 384-386; D. Davanzo Poli (a cura di), Il genio della tradizione. Otto secoli di vellutti a Venezia; la Tessitura Bevilacqua, catalogo della mostra, Venezia 2004; per confronti si veda A. Forray-Carlier, Une clientèle de prestige: quelques exemples parisiens, in L'art de la soie Prelle des atelier lyonnais aux palais parisiens 1752-2002, catalogo della mostra, Parigi 2002, pp. 166-169, schede nn. 184-189; S. Durian-Ress, Textilien Sammulung Bernheimer. Paramente 15.-19. Jahrhundert, Monaco 1991, pp. 320- 331, schede nn. 142-147; Paramenti sacri. Tessuti serici del Duomo di Ales dal '600 al '900, catalogo della mostra di Ales, Cagliari 1998, p. 42, scheda n. 33 di A. Pasolini; A. Galizia (a cura di), I riti e le stoffe. Vesti liturgiche e apparati processionali nel Canton Ticino dal XV al XIX secolo, catalogo della mostra di Rancate, Lugano 2002, p. 84, scheda n. 33; D. Davanzo Poli (a cura di) , Basilica del santo. I tessuti, Roma 1995, pp. 138-139, scheda n. 121; Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia 1998, pp. 162-163, scheda n. 64 di M. Rosadini; A. Mottola Molfino, Tessuti, in Museo Poldi Pezzoli. Tessuti - sculture - metalli islamici, , Milano1987, p. 75, scheda n. 157 e pp. 76-77, scheda n. 161; Forme e colori per il servizio divino. Paramenti sacri dal XVIII al XX secolo, catalogo della mostra di Susa, Torino 1997, pp. 100-107, 148-149, schede nn. 17-20, 42 di M. P. Ruffino; L. Seelig, Kirchliche Schatze aus bayerischen Schlossern. Liturgische Gewander und Gerate des 16.-19 Jahrhunderts, catalogo della mostra di Monaco, Berlino 1984, pp. 227-239, schede nn. 151-165; D. Devoti e M. Cuoghi Costantini ( a cura di), La collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, pp. 236-247, schede nn. 477-518; E. Ragusa e A. Torre (a cura di), Tra Belbo e Bormida: luoghi e itinerari di un patrimonio culturale, Torino 2003, pp. 434-435, scheda n. 49 di M. P. Ruffino; D. Devoti, G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, pp. 210-222, schede nn. 126-30 ). Un esempio di tessuto "a pizzo" del XIX è pubblicato da S. Durian-Ress, Textilien Sammulung Bernheimer. Paramente 15.-19. Jahrhundert, Monaco 1991, pp. 317-319, scheda n. 141. Si data il tessuto alla seconda metà del XIX e lo si attribuisce, in modo ipotetico, ad un'abile manifattura italiana
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208865-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0