manipolo,
Il manipolo è realizzato con almeno sette frammenti di damasco ed è foderata con tre frammenti di tela. Le tre croci, poste al centro dello stolone e sulle alette, sono eseguite con il gallone più alto, mentre quello più sottile è impiegato per rifinire gli orli delle alette. Sul rovescio, al centro, è posto un frammneto di nastro in tela di cotonr blu al quale è stato sovrapposto un altro nastro in tela di cotone verde
- OGGETTO manipolo
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MATERIA E TECNICA
cotone/ tela
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nelle manifatture lionesi, agli inizi degli anni Trenta del Settecento, venne introdotta la tecnica del "point rentré" grazie alla quale fu possibile rappresentare sul tessuto la tridimensionalità (si rimanda in particolare a A. Jolly. Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg 2002). Con tale sistema di tessitura ogni limitazione veniva a cadere: quasi a voler gareggiare con il ricamo, l'arazzo e la pittura, dalle stoffe emergevano, con vigore plastico, non solo fiori, frutti o motivi vegetali, ma anche veri e propri brani di natura morta, sculture, elementi architettonici e paesaggi. Questi decori si esplicano non solo in sontuose stoffe, cariche di trame supplementari, ma anche su manufatti meno opulenti, fra cui il damasco (fra i molteplici esempi si veda Markowsky, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 324, scheda n. 565; C. Aribaud, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, p. 153, scheda n. 56; G. Ericani, P. Frattaroli (a cura di), Tessuti nel Veneto e nella Terraferma, Verona 1993, p. 342, scheda n. 116 di C. Rigoni; . L. Bovenzi, Il patrimonio tessile della Valle Grana: XVII e XVIII secolo, in Valle Grana. Una Comunità tra arte e storia, Peveragno 2004, pp. 167-168; A. Jolly, 2002, pp. 190-195, schede nn. 100-104). Tale tipologia decorativa venne prodotta, spesso senza alcuna variante, fino al XX secolo ( sulla ripresa dei motivi decorativi in campo tessile si veda D. Davanzo Poli, Il tessile a Venezia tra '800 e '900, in Mercato e travestimento. L'artigianato d'arte e Venezia fine '800 inizi '900, catalogo della mostra, Venezia 1984, pp. 13-14; A. JJolly, 2002, pp. 384-386; D. Davanzo Poli (a cura di), Il genio della tradizione. Otto secoli di vellutti a Venezia; la Tessitura Bevilacqua, catalogo della mostra, Venezia 2004), come illustra il parato preso in esame: la tecnica di tessitura col telaio meccanico e una certa rigidità nel decoro sono elementi fondamentali per datare il tessuto non prima della metà del XIX secolo. L'analisi stilistica e tecnica appare pienamente confermata dall'iscrizione sulla pianeta, attraverso la quale emerge che il parato fu donato da una certa Berra nel 1921. Potrebbero essere coevi anche i galloni, confrontabili con quelli prodotti dalla ditta Bertarelli (Catalogo generale della ditta Fratelli Bertarelli, Milano s.d., p. 556, fig. 1011)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208864-2
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI Faccia anteriore, sul rovescio, in alto - 1921\ Sigra Berra Cap. Fabbrica - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0