paramento liturgico, insieme - manifattura francese (?) (ultimo quarto sec. XIX)
Il paramento, formato da una pianeta, una stola, un manipolo, una velo da calice e una borsa da corporale , è confezionato con due tessuti: raso broccato e velluto tagliato tagliato ad un corpo. Sul fondo rosso corallo del raso, decorato con un motivo a linee curve eseguite con una trama broccata in oro ramato filato, si staglia un tralcio di fiori di cardo; il disegno è realizzato con trame seriche broccate nelle tonalità del lilla, rosa, azzurro, celeste, crema ed ecru. Il velluto presenta il fondo ecru e il decoro, creato dall'ordito di pelo rosso cremisi, è dato dal complesso e apparantemente caotico intreccio di tronchetti formati da sottili rami, che si ripiegano in girali e volute, dai quali si originano fiori di loto e tulipani. I pezzi del parato sono rifiniti con due galloni coordinati, in seta gialla e oro filato, decorato con un tralcio di vite
- OGGETTO paramento liturgico
-
MATERIA E TECNICA
altri
filo di seta/ lavorazione a telaio
filo dorato/ lavorazione a telaio
seta/ broccata
seta/ raso
seta/ velluto
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramento rappresenta due fra le tendenze più diffuse nel campo tessile negli ultimi decenni dell'Ottocento e agli inizi del secolo successivo: il revival storico e l'interesse verso la cultura dell'estremo oriente e in particolare del Giappone. Soprattutto per i tessuti d'arredo e per la Chiesa, fin dai primi decenni del XIX secolo, si assiste ad una ripresa dei motivi ornamentali dei secoli passati, spesso con una tale attenzione filologica, da rendere assai complesso lo studio del pezzo ( si veda D. Davanzo Poli, Il tessile a Venezia tra '800 e '900, in Mercato e travestimento. L'artigianato d'arte e Venezia fine '800 inizi '900, catalogo della mostra, Venezia 1984, pp. 13-14; A. Jolly, Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg, 2002, pp. 384-386; D. Davanzo Poli (a cura di), Il genio della tradizione. Otto secoli di vellutti a Venezia; la Tessitura Bevilacqua, catalogo della mostra, Venezia 2004). Ed è proprio a questo gusto, precocemente testimoniato in Piemonte da alcuni parati di Susa (Forme e colori per il servizio divino, catalogo della mostra di Susa, Torino 1997, pp. 100-103, 106-107, schede nn. 17-18, 20) che si può ricollegare il velluto. Sebbene la fonte d'ispirazione siano stati i manufatti del terzo quarto del Seicento (si veda ad esempio D. Davanzo Poli, Seta & Oro. La collezione tessile di Mariano Fortuny, catalogo della mostra, Venezia 1997, pp. 56-57, scheda n. 44), la struttura compositiva appare un po' troppo caotica e disordinata, così come il disegno appare troppo esuberante. soprattutto nel curvarsi dei racemi, per poter essere datata al XVII secolo, piuttosto sembra essere un palese esempio della produzione, spesso di altissimo livello tecnico, degli ultimi decenni del XIX secolo. Agli stessi anni appare databile lo stupefacente raso lanciato broccato. La fonte di ispirazione, come si è già osservato, non è il passato, ma il Giappone (si veda in particolare G. Fanelli, R. Fanelli, Il tessuto moderno. Disegno moda architettura 1890-1940, Firenze 1976, pp. 1-60; S. Wichmann, Japonisme. The Japanese influence on Western Art since 1858, Londra 2001 e Japonisme et mode, catalogo della mostra, Parigi 1996, si veda anche H. Honour, L'arte della cineseria. Immagine del Catai., Firenze 1963; D. JACOBSON, Chinoiserie; Londra 1999). Rimanda alla cultura giapponese l'accostamento fra un elemento naturalistico ed uno astratto, la scelta di un modulo decorativo di grandi dimensioni, la vivacità cromatica e l'idea di usare come motivo di controfondo elementi geometrici, quali le linee curve. Si collocano entrambi i tessuti nell'ultimo quarto del XIX secolo e li si attribuiscono, in modo ipotetico, alla Francia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208859-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0