ritratto del vescovo Carlo Giuseppe Pistone

dipinto, 1788 - 1799

Il personaggio è rappresentato stante, di tre quarti. Lo sguardo rivolto verso l'osservatore. Sopra la parrucca grigia con ricciolo sopra le orecchie, porta lo zucchetto nero. Indossa una mozzetta azzurra con bottoni, profili e risvolto rossi. Sotto di essa un rocchetto con ampia fascia di pizzo e fodera rossa. Al collo porta una croce dorata. Con la mano che porta l'anello tiene una lettera e con l'altra indica un plico di carte piegate e legate con una cordicella che sono poste su un tavolo rappresentato scorciato a sinistra. Su esso si trovano anche calamaio ed una penna; è ricoperto con tappeto verde. In basso a sinsitra cartiglio con estremità accartocciate ed iscrizione su quattro righe. Sfondo neutro di colore scuro. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare. Interamente dorata. Battuta liscia; tripla fascia modinata. Gancio metallico circolare collocato in alto, posteriormente, per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA METALLO
  • MISURE Altezza: 98.2
    Larghezza: 73.8
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima indicazione circa la presenza di dipinti nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga è registrata nell'inventario del 1754, senza specificazione topografica e iconografica, tuttavia, la citazione del ritratto di monsignor Fontana, terzo Preside della Basilica, lascerebbe presupporre che si tratti anche di ritratti. Nel 1768 una serie di nove dipinti, senza soggetto, è indicata al piano terreno, nella manica nord, nella stanza attigua a quella del trucco, gioco antesignano del bigliardo. Nella guida a stampa di Felice Pastore edita nel 1797 l'autore precisa che tra gli ambienti più notabili del palazzo vi fosse "il gran salone, ove la Real Corte si trattiene il giorno della Natività di M.V., ed è questo ornato di ritratti di quei Presidi, e Convittori, che furono promossi alla dignità di Arcivescovi, e Vescovi, i quali si resero, e si rendono tutt'ora l'ornamento di quasi tutte le diocesi dello Stato, non meno che delle esterne." (F. Pastore, Soperga Notizie della Reale basilica raccolte da Felice Pastore, Torino, 1797, p. 25). Tale collocazione è ribadita da buona parte della guidistica ottocentesca sino all'ultimo decennio del secolo quando, in occasione del riallestimento delle sale al primo piano ed al piano terreno per ospitare l'Appartamento reale ed altri ambienti di rappresentanza, i dipinti vennero trasferiti nella Biblioteca ove attualmente si trova anche l'esemplare in esame, Tutti a Superga ricordi e impressioni di un visitatore, Torino, 1894, p. 37; L. Selvaggi, La Biblioteca di Superga, in "Accademie e Biblioteche d'Italia", n. 32, Roma, 1982, p. 237. In assenza di indicazioni documentarie specifiche sul dipinto in esame, ad un'analisi stilistica e storica, relativa alla biografia del personaggio rappresentato, il dipinto può essere datato agli ultimi decenni del Settecento. Carlo Giuseppe Amedeo Pistoni (Nizza Monferrato, 1738-Castellazzo, 1794), fu eletto Governatore del R. Collegio delle Province nel 1783, nel 1788 divenne vescovo di Alessandria, F. Pastore, Storia della Real Basilica e Congregazione di Soperga, Torino, 1828, pp. 121-122
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208727
  • NUMERO D'INVENTARIO da 283 a 305
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI tela/ retro, in blu - D.C. 25 - lettere capitali - a impressione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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