sedia, serie - produzione italiana (secondo quarto, seconda metà sec. XIX, sec. XIX)

sedia, 1825 - 1849

Le sedie presentano lo schienale decorato con un motivo a traforo formato da una figura a cuore che sostiene quattro assicellle che si aprono a ventaglio e che reggono la spalliera dall'andamento curvo che continua bei braccioli a riccio. Lo schienale è definito da due elementi verticali, a sezione quadrangolare che continuano nelle gambe posteriori. Le gambe anteriori sono liscie e a sezione quadrangolare. La sedia presenta quattro traverse a sezione quadrangolare. Una delle sedute è foderata con due pannelli di damasco bicolore, rosso ed ecru, decorato con un motivo "a tronchetto" formato da grandi foglie e fiori stilizzati. Questo damasco è sovrapposto ad un pannello di damasco bicolore, sempre rosso ed ecru, ornato con una rete a maglie ovoidali, create da tralci fronzuti. Continua nel campo OSS.

  • OGGETTO sedia
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela
    legno/ intaglio/ pittura
    SETA DAMASCATA
    seta/ velluto
  • MISURE Profondità: 43
    Altezza: 78
    Larghezza: 61
  • AMBITO CULTURALE Produzione Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sedia appare paragonabile alla produzione del secondo quarto del XIX (si veda R. Vondracek, V. Vlnas (a cura di), Biedermeier. Arte e cultura nella Mitteleuropea 1815-1849), catalogo della mostra di Padova, Milano 2000, pp. 86-90). Risultano essere interessanti i tessuti ancora presenti sulla seduta di una dei manufatti. La stoffa decorata con medaglioni appare una ripresa ottocentesca di tessuti databile negli ultimi decenni del XVIII secolo, come illustra lo stringente confronto con un lampassetto datato fra il 1770 e il 1780 (M. Schoeser, K. Dejardin, French Textiles from 1760 to the PresentSingapore 1991, p. 43): nel corse del XIX secolo, soprattutto per l'arredo, vennero ripresi e riproposti motivi decorativi dei secoli precedenti (si veda D. Davanzo Poli, Il tessile a Venezia tra '800 e '900, in Mercato e travestimento. L'artigianato d'arte e Venezia fine '800 inizi '900, catalogo della mostra, Venezia 1984, pp. 13-14; A. Jolly, Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg 2002, pp. 384-386; D. D. Davanzo Poli (a cura di), Il genio della tradizione. Otto secoli di vellutti a Venezia; la Tessitura Bevilacqua, catalogo della mostra, Venezia 2004). Si potrebbe ipotizzare che il tessuto sia coevo alla sedia. Al di sopra di esso è stato applicato un secondo damasco, decorato con un motivo di grandi foglie, assai apprezzato in ambito liturgico (si veda, ad esempio, A. M. Colombo, damaschi tra Cinquecento e Seicento: un'indagine territoriale, in P. Venturoli (a cura di), I tessili nell'età di Carlo Bascapè vescovo di Novara (1593-1615), catalogo della mostra, Novara 1994, p. 62; Textilia sacra. Tessuti di pregio dalle chiese valdostane dal XV al XIX secolo, catalogo della mostra di Aosta, Quart 2000, pp. 90-91, scheda n. 24 di M. P. Ruffino; E. Ragusa e A. Torre (a cura di), Tra Belbo e Bormida: luoghi e itinerari di un patrimonio culturale, Torino 2003, pp. 386-387, scheda n. 25 di M. P. Ruffino; G. L. Bovenzi, Il patrimonio tessile della Valle Grana: XVII e XVIII secolo, in Valle Grana. Una Comunità tra arte e storia, Peveragno 2004, p. 164; E. Brunod, L. Garino. Arte sacra in Valle d'Aosta. Vol. III, Cintura sud orientale della città, valli di Cogne, del Gran San Bernardo e Valpelline, Aosta 1993, p. 80, fig. 82, p. 397, fig. 16; E. Brunod, L. Garino. Arte sacra in Valle d'Aosta. Vol. IX, Alte Valle e Valli laterali, Aosta 1995, p. 260, figg. 60-61) tessuto, dalla seconda metà del Seicento fino alla prima metà del secolo successivo, sia in Toscana che a Genova (D. Devoti (a cura di), La seta. Tesori di un'antica arte lucchese. Produzione tessile a Lucca dal XIII al XVIII secolo, catalogo della mostra, Lucca 1989, pp. 28, 64-70, schede nn. 34-39; C. Chilosi, E. Mattiauda (a cura di), I tesori delle confraternite, catalogo della mostra di Savona, Albenga 1999, p. 140, scheda n. 58 di M. Tassinari). Si potrebbe ipotizzare, come nel manufatto precedentemente analizzato, ad una ripresa Ottocentesca, forse della seconda metà, da parte di una manifattura probabilmente italiana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208472
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI su etichetta adesiva\ sulla gamba posteriore - 102A - numeri arabi - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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