sedia, serie - produzione piemontese (prima metà sec. XVII)

sedia 1600 - 1649

Le sedie hanno lo schienale rettangolare, le gambe posterioro sono a sezione quadrangolare, mentre quelle anteriori sono tornite a rocchetto. Le gambe sono unite mediante quattro traverse a rocchetto: una è posta anteriormente, due lateralmente, quasi al termine delle gambe, collegate orizzontalmente dalla quarta traversa; nel punto di tangenza fra le gambe e le traverse, o fra esse stesse, è posto un motivo a dado. Una delle due sedia è dipinta in avorio e marrone, presenta lo schienale e la seduta imbottiti e foderati con tela di cotone (?) ecru e, infine, è avvolto, intorno agli elementi verticali che collegano la spalliera con la seduta, un gallone in tela di cotone ecru, con un lato decorato da frangie. idella stessa sedia

  • OGGETTO sedia
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela
    filo di cotone/ lavorazione a telaio
    legno/ intaglio/ tornitura/ pittura
  • MISURE Profondità: 43
    Altezza: 90
    Larghezza: 53.5
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sedia appare vicina ad un mobile, di collezione privata, esposto in occasione della mostra dedicata a Cassiano del Pozzo, allestita a Biella nel 2001, datato alla prima metà del Seicento ed ascritta al Piemonte (F. Solinas, I segreti di un Collezionista. Le straordinarie raccolte di Cassiano dal Pozzo 1588-1675, catalogo della mostra di Biella, Roma 2001, pp. 273-274, scheda n. 5 di B. Antonetto) e ad una sedia, datata nello stesso periodo, pubblicata da Baccheschi (E. Baccheschi, Mobili piemontesi del Sei e Settecento, Milano 1963, p. 12); una datazione confermata col confronto con due sedie conservate presso il Museo d'Arti Applicate di Milano (confrontabile con testimonianze datate alla seconda metà del Seicento, soprattutto per il decoro delle gambe e della traversa ( E. Quaglino, Il Piemonte. Mobili e ambienti dal XV all'inizio del XIX secolo, Milano 1966, p. 56; E. Colle, Museo d'Arti Applicate. Mobili e intagli lignei, Milano 1996, schede pp. 223-226, schede nn. 320, 322-323). Non bisogna però dimenticare che soprattutto nella seconda metà dell'Ottocentoo si diffonde la moda per arredi "in stile" che ricalcavano, più o meno fedelmente, stilemi dei secoli passati, fra i quali anche il XVII secolo ( si rimanda a , C. Paolini, A. Ponte, O. Selvafolta, "Il bello ritrovato". Gusto, ambienti, modelli dell'Ottocento, Novara 1990 e soprattutto a E. Colle, Alla ricerca di uno stile nazionale: arte e industria nell'ebanisteria italiana della seconda metà dell'Ottocento, in M. De Grassi (a cura di), Valentino Panciera Besarel (1829-1902) storia e arte di una bottega d'intaglio in Veneto, catalogo della mostra di Belluno, Verona 2002, pp. 8-31; per alcuni esempi: E. Colle, Museo d'Arti Applicate. Mobili e intagli lignei, Milano 1996, schede pp. 547-548, schede nn. 551-553). L'etichetta riportata si riferisce all'Inventario degli oggetti d'arredo dei depositi del Castello di Masino non compresi nella notifica del 1989, a cui è seguita una campagna fotografica, ad uso interno, realizzata tra il 1995-1997
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208456
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI Su una sedia\ su etichetta adesiva - 17A - numeri arabi - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1600 - 1649

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE