Villaggio. paesaggio montano

dipinto, ca 1840 - ca 1850

In un paesaggio montuoso, si apre tra gli alberi una radura con alcune case dal tetto molto spiovente, tipo baite. Sulla sinistra scorre un torrente e parte dell'acqua è incanalata in una ruota di mulino, a destra corre una stradina su cui camminano alcune figurine.Cornice XIX secolo con decorazioni di motivi vegetali e conchiglie in pastiglia agli angoli

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Cambiano Bruno (notizie 1844-1846): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Agenzia delle Entrate, Direzione Reg. del Piemonte
  • INDIRIZZO Corso Vinzaglio 8, Torino, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si sono reperite notizie riguardo all'autore del dipinto, che si firma Cambiano, nei repertori della pittura ottocentesca normalmente in uso (Comanducci, Thieme-Becker, Bénezit ecc.), nè si conosce la provenienza del dipinto. Si sa però che un certo Bruno Cambiano partecipò alle esposizioni annuali della Società Promotrice alle Belle Arti torinese con due opere nel 1844 e nel 1846, raffiguranti "Paese nella Svizzera" (1844, n. 64) e "Paese" (1846, n. 63).Stilisticamente sembra di poter collocare l'opera intorno alla metà del XIX secolo, nell'ambito di quella generazione di artisti nati tra il 1810 e il 1820 (Carlo Piacenza, Angelo Beccaria, Giuseppe Camino, Bartolomeo Ardy, Ernesto Allason per esempio), ormai tesi verso un lirico vagheggiamento del mondo naturale e agreste o alla sua interpretazione in chiave drammatico-scenografica. Dagli anni Quaranta parecchi giovani artisti cominciano a viaggiare sia in Italia sia all'estero e vengono a contatto con il nuovo naturalismo svizzero e francese, Ginevra, la Savoia, Parigi, Fontainebleau, e le accademie tedesche. Da un paesismo filtrato attraverso la tradizione olandese, come sembra essere il dipinto in questione, o influenzato dai modi dazegliani, si passa a una visione più diretta della natura (cfr. il capitolo "Appunti sulla pittura di paesaggio. L'avvio alla visione diretta della natura" di R. Maggio Serra nel catalogo della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861" a cura di E. Castelnuovo e M. Rosci, Torino 1980, v. II pp. 727-732).L'opera è registrata nel Palazzo Reale di Torino (Regio Guardamobile, piano terreno) durante le fasi di inventariazione del 1879-1880, nel 1991 nelle foresterie n. 37 del secondo piano; nel 1966 risulta collocata nel corridoio al secondo piano del Palazzo Nuovo. Il 15 ottobre 1974 viene concessa in deposito esterno temporaneo al Ministero delle Finanze, Ispettorato Compartimentale delle Tasse (per la data di consegna vedi "Elenco dei quadri ricevuti il 15 ottobre 1974 in consegna provvisoria dalla Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte e consegnati in data odierna dal dirigente superiore ... in occasione del passaggio di gestione, 30.11.1977, Archivio Sbaa To)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207825
  • NUMERO D'INVENTARIO 7635
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2003
    2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - Cambiano fecit - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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