strage degli innocenti

dipinto 1840 - 1860

Il dipinto è entro una cornice in legno dorato liscio, sullo sfondo del dipinto si vede un portico con colonne dai capitelli corinzi dove si intravedono donne assalite. Al di sopra del porticato un edificio con cinque finestre dalle quali si vede continuare la lotta, sul lato destro, in diagonale, da una balconata, si vede la figura di Erode che assiste alla scena. In primo piano, al centro si distingue la figura di una donna in fuga con due bimbi in braccio, alla sua sinistra e alla sua destra due figure di donne assalite da altrettanti soldati romani, circondate da altri duelli simili mentre sul pavimento giacciono due figure di bimbi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 117
    Larghezza: 141
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Matteo è il solo dei quattro Evangelisti che nomina l'episodio della strage di Betlemme (in Matteo 2:16). Come nella Strage di Daniele da Volterra (1557), nel nostro dipinto c'è una struttura su quattro livelli. Al primo la madre con il suo piccolo cadavere, al secondo la lotta fra le madri che difendono i bimbi dai carnefici, al terzo, sotto il porticato la figura di Erode intento ad osservare, al quarto la strage prosegue anche al di fuori delle mura palatine. L'impianto narrativo dell'opera di Pietro Aretino, "L'umanità di Cristo" (1534), enfatizza molto bene tale struttura, amplificata nella sua connotazione drammatica sempre più nel corso del Seicento (cfr.: F. Lamera, "La Strage degli Innocenti tra Cinque e Seicento", in: "Studi di storia delle arti", n. 4, 1981-1982, pp. 87-94) Il nostro dipinto è presente già negli inventari del castello a partire dal 1876 ed è senz'altro copia ottocentesca di un dipinto della seconda metà del Cinquecento. Considerato copia dal Domenichino nel primo inventario che cita il dipinto, quello del 1876 (in: ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento di Agliè, p. 184, n. 19), nei cataloghi ragionati sul pittore non è allo stato attuale degli studi, attribuibile un simile soggetto (cfr.: R.E. Spear, "Domenichino, New Haven and London, 1982). La dicitura 'Copia dal Domenichino' è rimasta invariata negli inventari successivi (in: ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento di Agliè, n. 4085, anno 1927; SBAA TO, inventario 1964, n. 1964) fino ai giorni nostri, ma gli studi sul Domenichino si sono nel frattempo evoluti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100207722
  • NUMERO D'INVENTARIO 1964
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI cornice, lato sinistro, in basso, a inchiostro nero - 4085 su etichetta rettangolare dentellata prestampata con filetto ottagonale blu - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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