armadio, elemento d'insieme - ambito piemontese (prima metà sec. XVIII, sec. XX)
armadio,
1740 - ante 1755
Due armadi -guardaroba composti da pannelli con specchiature mistilinee ornate ad intarsio
- OGGETTO armadio
-
MISURE
Profondità: 60
Altezza: 265
Larghezza: 173
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
- INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli armadi che rivestono le pareti del "Gabinetto della Guardaroba" nell'Appartamento di S. M. la Regina sono documentati a partire dall"Inventaro de mobili, ed altri oggetti esistenti nel Palazzo della Vigna di S. M." (Torino, Biblioteca Reale - sc. 45) compilato nel 1755: "Due Guardarobbe di noce lavorate e ferrate che investono le muraglie"; la stessa descrizione è riportata nell'inventario del 1767 mentre i primi inventari ottocenteschi (1812 -1819) registrano rispettivamente nel "Cabinet Contigu" o "Guardarobba" "Deux Corps d'Armoires de Noyer Plaqués qui Entoure le Cabinet, et doublés de Toilenella" e un "circuito di guardarobbe a placaggi, a diverse portelle". Più dettagliate sono le descrizioni degli arredi del "Gabinetto prospiciente a giorno" riportate nella successiva ricognizione compilata nel 1845 dal Consierge Felice Boozoky (Inventario di tutti li mobili, oggetti di addobbamento ed altri diversi di Regia Spettanza esistenti nel Palazzo della Vigna Reale detta della Regina e nelli fabbricati dipendenti, posti sotto la custodia del Concierge sig. Felice Boozoky, ASTO, Corte, Archivi Privati, Castelli Berroni - m. 19): "Un Corpo di guardaroba impiallacciato di legno noce con guardaroba al centro a due sportelli chiusi a serratura a chiave foderata di tela bianca ed avente tre piani d'Assi ed un portamantello a carriglie (?) fiancheggiata la medesima da due porte volanti e da un pezzo di boesaggio [...] Un altro corpo di Guardaroba uniforme al suddescritto avente però al centro un armadio in due ordini chiusi a due sportelli con serratura e chiavi, avente quello inferiore un piano d'asse, e due quello superiore fiancheggiato pure da due porti volanti una per armadio con tre piani interni e l'altra all'uscita. N. B. Questi armadi sono pure foderati di tela" e nei "Testimoniali di Stato della Vigna della Regina ed annesso Palazzo Chiablese" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza - cat. 11, m. 653) compilati nel 1864: "Nelle pareti di levante e ponente corpi di Guardaroba in legno forte divisi nel prospetto in tre parti di portine a panelli impiallacciati di legno pero conterminati da una cornice con piani interni e fodera, rivestiti di tela. Le parti di Guardaroba verso il N. 5 servono eziandio d'accesso all'occorrenza alli n. 6 e 8".L'armadio della parete Ovest è costituito da un unico corpo, chiuso da due ante ancora esistenti (corrispondenti ai nn. 19W e 20W), all'interno del quale trovano posto tre ripiani e l'appendiabiti n. 21W. Era fiancheggiato da due porte volanti ora mancanti. A Est l'armadio è invece suddiviso in due corpi entrambi chiusi da due sportelli intarsiati. Anche questo era affiancato da due porte volanti, una, verso la parete sud, a chiusura di un armadio a tre ripiani, poi adibito a locale lavandino in tardo Ottocento, e una a nord che dava accesso alla scala. La struttura degli armadi e di tutta la boiserie è in legno di noce con intarsi in radica di olmo. Nel 1942 Eugenio Olivero ricorda l'esistenza di disegni "del Baroni (q. 1-79) al foglio 19 sono disegnate queste guardarobe e la seggetta, mobiletto barocco a gambe sinnose; rara rappresentazione di tale apparecchio dell'epoca"; infatti le "lignee guardarobe a sobrii pannelli settecenteschi" collocate nelle pareti est ed ovest della stanza, contenevano in appositi scomparti "una o due seggette; ora vi rimane un apparecchio sanitario moderno" (E. Olivero, 1942, p. 24). Alcune parti risultano rifatte, come ad esempio l'unica porta volante ancora presente nella parete ovest (n. 24W), con struttura in legno di pioppo ed intarsi in radica di olmo e frassino e il pannello di boiserie a sinistra della porta d'ingresso eseguito in legno compensato, impiallacciato e quindi intarsiato ad imitazione degli originali (n. 28N). E' interessante ricordare che il 18 dicembre 1812 il minusiere Giovanni Bertolo è pagato 424 franchi per la fattura di quattro guardarobe di noce unite "qui forment une seule, ayant huit battans tous assémbles et cornichés, huit tiroirs, tablettes, et une grande corniche au dessus de noyer, toutes dument ferrées puis placées) (ASTO, Governo Francese, mazzo 186). L'inventario del 1931 segnala sia in questo gabinetto che in quello ora indicato con il numero 26 la presenza di "bellissime cornici in legno scolpito" che "circondano tutti e due i gabinetti", da identificare probabilmente con il fregio ligneo ancora esistente nel locale 26 ma sostituito da una fascia dipinta in marrone con scomparti rettangolari e quadrati a specchiature sagomate nel gabinetto 34, frutto, probabilmente, degli interventi di ripristino degli anni Sessanta del Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100206498-1
- NUMERO D'INVENTARIO s.n
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0