paramento liturgico, insieme - manifattura francese (secondo quarto sec. XVIII)
paramento liturgico,
1730 - 1740
Il parato è confezionato con raso. Sullo sfondo verde si snodano, in teorie verticali, fiori naturalistici dai quali si originano ricche e carnose foglie e rami fioriti. I manufatti sono foderati con diagonale di cotone verde e sono rifiniti con galloni in oro filato eseguito a telaio, caratterizzati da due altezze diverse ma dallo stesso decoro. Le passamanerie sono ornate con un nastro a meandro intervallato da fiorellini stilizzati a 6 petali
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
cotone/ diagonale o saia
filo dorato/ lavorazione a telaio
seta/ broccata
seta/ raso
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto esemplifica le ricerche di naturalismo e di tridimensionalità che caratterizzano la produzione tessile del quarto decennio del Settecento; ricerche che porteranno, intorno al 1732-1733, all'invenzione del "point rentré", da parte del pittore e disegnatore Jean Revel, attivo a Lione. Grazie a questa tecnica, ben presto imitata anche dalle manifatture inglesi, si riuscivano ad ottenere le sfumature che conferivano al decoro effetti di spessore e di naturalismo. In questo decennio, inoltre, le composizione sono caratterizzate dal motivo "a isola fluttuante": i decori sono sospesi sulla superficie bidimensionale del tessuto e le isole sono disposte in una composizione a scacchiera. Fra i numerosi esemplari giunti ai nostri giorni e collocati proprio fra il 1730-1740 si possono menzionare il frammento in lampasso lanciato, ascritto alla Francia e datato al 1730-1740, della collezione Gandini (D. DEVOTI, G. GUANDALINI, E. BAZZANI, M. CUOGHI COSTANTINI e I. SILVESTRI, La collezione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti del XVIII e XIX secolo, Bologna 1985, pp. 155-156, scheda n. 41 di M. Cuoghi Costantini), il frammento di raso liseré broccato, di ambito francese e collocatoi al 1735-1740, del Kunstgewerbemuseum di Monaco (B. MARKOWSKY, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 318, scheda n. 547), il taffetas broccato, di manifattura francese e datato verso il 1735, impiegato per confezionare un insieme liturgico conservato nella chiesa di Notre-Dame des Doms ad Avignone (Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, pp. 74-75, scheda n. 60 di E. Dutocq e O. Valansot), il frammento in diagonale broccato di fabbricazione francese datato intorno al 1735 del Victoria and Albert Museum (P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, p9. 122, 176, Tav. 73A); la pianeta in taffetas broccato, ascritto a Venezia e datato al 1730-1740, conservata nel Museo Diocesano di Trento (D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, trento 1999, pp. 114-115, scheda n. 63 di D. Digilio), con il parato in taffetas broccato, di ambito francese e datato al 1735-1740, conservato a Gela (G. CANTELLI ( a cura di), Magnificenza nell'arte tessile della Sicilia centro-meridinale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, pp. 476-477, scheda n. 60 di J. L. Santoro), il frammento in gros de Tours broccato, di produzione lionese e collocato verso il 1735, della collezione Cini ( D. DAVANZO POLI, La Collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti antichi, in "Civici Musei veneziani d'arte e storia. Bollettino, 1989, vol. XXXIII, n. 1-4", p. 133, scheda n. 115).Il tessuto, assai probabilmente realizzato in Francia, nacque per l'abbigliamento femminile, come illustra l'abito, conservato al Victoria and Albert Museum, realizzato con un tessuto realizzato probabilmente a Spitalfields imtorno al 1735 ( (P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 123, 176, Tav. 73B)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205656-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0