Il velo è realizzato con un pannello di gros de Tours liseré e broccato in argento laminato, oro filato e laminato e seta policroma (bianca, rosa, rossa, bordeaux, verde, azzurro e blu). Sul fondo si snoda una rete a maglie irregolari formate da sottili tralci. All'interno di ogni maglia, con andamento a scacchiera e disposto alternativamente, è racchiuso un fiore a ventaglio retto da uno stelo dal quale si originano foglie e rametti che reggono fiori e bacche. Nei punti di tangenza delle maglie è presente un frutto carnoso, dal quale sembrano terminare e originarsi i tralci. La composizione è resa più articolata da piccoli rametti e motivi geometrici realizzati con la tecnica del liseré. L'orlo è rifinito con un merletto a valve eseguito con oro filato. Il manufatto è foderato con un pannello di taffetas di seta verde
- OGGETTO velo di calice
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il manufatto è realizzato impiegando un tessuto, nato probabilmente per l'abbigliamento femminile, ancorabile alla metà del Settecento, come suggeriscono l'andamento sinuoso ed elegante della struttura compositiva, la scelta degli elementi floreali, in cui elementi naturalisatici si conuigano con motivi fantastici. Il disegno può essere accostato, ad esempio, al taffetas lanciato broccato, di manifattura francese e datato alla metà del XVIII secolo, impiegato per eseguire un meil della sinagoga di Torino (Ebrei a Torino. Ricerche per il centenario della sinagoga 1884-1984, catalogo della mostra, Torino 1984, pp. 184-186, scheda n. 9 di G. Dardanello), al coevo parato, in gros de Tours liseré broccato di ambito italiano o francese, ora al Bargello (P. PERI ( a cura di), Tessuti barocchi al Bargello in onore di Paola Barocchi, catalogo della mostra, Firenze 1997, pp. 40-42, scheda n. 10), al parato, in gros de Tours liseré broccato, del Monastero della Visitazione di Arona (D. DEVOTI e G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mosra, Torino 1981, pp. 173-175, scheda n. 172 di M. Cuoghi Costantini), all'insieme liturgico, confezionato con del gros de Tours liseré laminato e broccato di ambito francese o italiano, della pieve di S. Andrea di Venzone (M. VILLOTTA (a cura di), I paramenti sacri tra storia e tutela, catalogo della mostra, Tavagnacco 1996, pp. 174-175, scheda n. 64 di M. Lunazzi Mansi), al piviale in gros de Tours liseré broccato di ambito francese, del Museo Civico di Treviso ( D. DAVANZO POLI, Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 81-82, scheda n. 106), al pannello, di ambito francese conservato presso il Victoriam and Albert Museum (P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, p. 184, Tav. 91) e al telo, datato intorno al 1750 ed attribuito alla Francia, conservato al Musée des Arts Décoratifs di Parigi(D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, fig. 170). E' probabile che il tessuto sia uscito da una manifattura francese, come si evince non solo dall'esuberante disegno, ma soprattutto dall'impiego del "pointe rentré", ideato agli inizi degli anni Trenta dal pittore e disegnatore Revel, attivo proprio a Lione
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205630
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0