paramento liturgico,
Le stole e il manipolo sono confezionati con taffetas a pelo strisciante: il decoro è giocato dall'alternarsi di bande di diverso spessore, color nocciola e turchese, a motivi geometrizzanti verticali, realizzati dagli orditi supplementari bianchi, azzurri, verdi, gialli e rossi. Le insegne sono rifinite con frange in argento filato e le croci, poste al centro del troncone e sulle alette, sono realizzate con un gallone in argento filato. I manufatti sono foderati con taffetas celeste
- OGGETTO paramento liturgico
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Bolzano Novarese (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla metà degli anni Sessanta del Settecento si diffuse in Europa il gusto per il rigato; motivo che, col passare degli anni, assumerà un ruolo principale nella composizione, per arrivare negli anno Ottanta a tessuti solo rigati (C. BUSS, Seta oro e argento. Le stoffe operate del XVIII secolo, Milano 1992, p. 115; A. PEZZATO, Rigati, in ". Quaderno del Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume", 1995, vol. 7, p. 35). Il tessuto di Bolzano Novarese appare confrontabile con il più antico telo a pelo strisciante conservato presso la chiesa di S. Elena di Luincis, datato al 1760-1770, dove appare ancora il motivo del meandro, (Jacopo Linusso. Arte e Impresa nel Settecento in Carnia, Udine 1991, pp. 142-143, scheda di A. Argentieri Zanetti); il frammento in pékin liseré a pelo strisciante, datato al 1775-1780, della collezione Gandini (D. DEVOTI, G. GUANDALINI, E. BAZZANI, M. CUOGHI COSTANTINI e I. SILVESTRI, La collezione Gandini del Museo Civico di Modena, Bologna 1985, pp. 293-294, scheda n. 296 di I. Silvestri); con una pianeta, in pékin a pelo strisciante, datata alla fine del Settecento, conservata nel Museo Diocesano Tridentino (D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, p. 184, scheda n. 139 di D. Digilio) e con un parato, datato verso il 1800, in pékin a pelo strisciante, della chiesa parrocchiale di Catonvielle (C. ARIBAUD, Soiries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII-XVIII siècle, Parigi 1998, pp. 51, 162-163, scheda n. 77). Appare probabile che il tessuto nacque per l'abbigliamento laico, come testimoniano i confronti con i numerosi abiti, sia maschili che femminili, confezionati con tessuti rigati ( si veda ad esempio R. ORSI LANDINI ( a cura di), L'abito per il corpo il corpo per l'abito. Islam e Occidente a confronto, catalogo della mostra, Firenze 1998, p. 124, scheda n. 89 di R. Orsi Landini; K. ASCHENGREEN PIACENTI, La Galleria del Costume/5, Firenze 1993, pp. 88-89, scheda n. 36; L'Album du Musée de la Mode & du Texile, Parigi 1997, p. 39, fig. 27e). Bisogna inoltre sottolineare come la tecnica del pelo strisciante permettera di riproporre, con una tecnica meno costosa, gli effetti delle broccature (M. CUOGHI COSTANTINI, I tessuti del '700: la seduzione della tecnologia, in DEVOTI, G. GUANDALINI, E. BAZZANI, M. CUOGHI COSTANTINI e I. SILVESTRI, 1985, p. 53). Molto probabilmente il tessuto, datato all'ultimo quarto del XVIII secolo, potrebbe essere stato realizzato da una manifattura italiana
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205616-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0