manipolo, elemento d'insieme - manifattura italiana (secondo quarto sec. XVIII)
manipolo,
1730 - 1740
Il manipolo è confezionato con 6 frammenti di lampasso lanciato broccato ed è foderata con 3 frammenti di taffetas di seta gialla che rifinisce anche i bordi dell'insegna liturgica. Le due croci poste sulle alette sono realizzate con il gallone in argento filato impiegato per il paramentale, invece la terza croce, presente al centro del troncone, è eseguita con un altro gallome, in argento filato e decorato con un tralcio di vite I bordi delle alette sono rifiniti con la frangia in argento filato. Sul rovescio, al centro, è stato cucito un nastro in gros sintetico giallo
- OGGETTO manipolo
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MATERIA E TECNICA
fibra artificiale-sintetica/ tessitura a telaio
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MISURE
Altezza: 109
Larghezza: 23
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il decoro del lampasso è ancora strettamente legato al motivo "a pizzo", nei decenni a cavallo fra il Sei ed il Settecento, come si evince dal confronto con alcune testimonianze giunte fino ai nostri giorni, come ad esempio il frammento in lampasso liseré lanciato e broccato dell'Abegg, datato al primo terzo del secolo ed ascritto alla Francia (A. GRUBER, Das Spitzenmuster im 18. Jahrhundert Les motifs à dentelle au XVIII° siècle, catalogo della mostra di Riggisberg, Berna 1979, p. 13, scheda n. 6), il parato, in lampasso liseré broccato, datato al 17209-1730, conservato presso Notre-Dome des Doms di Avignone ( Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, p. 65, scheda n. 49 di E. Dutocq e O. Valansot) e la pianeta, in lampasso liseré lanciato e broccato, ascritto ad una manifattura veneta e datato al primo quarto del Settecento del Museo Diocesano Tridentino (D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, trento 1999, pp. 90, scheda n. 42 di D. Digilio ). Rispetto a queste testimonianze, però, nella struttura decorativa del tessuto vercellese i motivi floreali assumomo una maggiore importanza e sono raffigurati con un maggior naturalismo, secondo un gusto che si diffonde a partire dagli anni 30 e che sfocierà nella tecnica, ideata da Jean Revel, del "point rentré" (C. BUSS, Seta oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, p. 53). Una datazione al quarto decennio del Settecento appare confermata dal confronto con testimonianze coeve, quali il frammento di broccato lampasso, attribuito a manifatture italiane o francesi e dararo al 1720-1735, della collezione Keir (M. KING e D. KING, European Textiles in the Keir Collection 400 BC to 1800AD, Londra-Boston 1990, p. 268, scheda n. 207), il lampasso lanciato e broccato, datato al 1730-1740 e attribuito a manifatture francesi o veneziane, impiegato per realizzare una parato conservato nella pieve di S. Maria Assunta a Gemona (M. VILLOTTA (a cura di), I paramenti sacri tra storia e tutela, Tavagnacco 1996, pp. 124-125, scheda n. 39 di M. Villotta), alcuni frammenti di lampassi liseré, lanciati e broccati, attribuiti alla Francia e datati al quatro decennio del Settecento, conservati presso il Kunstgewerbemuseum di Monaco (B. MARKOWSKY, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 310, schede n 526-527 e p. 313, scheda n. 534), la pianeta in damasco broccato, attribuito all'Italia o alla Francia e datato al secondo quarto del Settecento, della Basilica del santo a Padova (D. DAVANZO POLI (a cura di), Basilica del Santo. I tessuti,Roma 1995, (pp. 100-102, scheda n. 61) il frammento, ascritto a Venezia e datato al 1730 circa, conservato presso il Museo del Tessuto di Prato (R. BONITO FANELLI, Five centuries of italian textiles. A selection from the Museo del Tessuto Prato, catalogo della mostra, Prato 1981, p. 270, n. 81), i teli in broccatello, di ambito italiano e collocato alla fine del primo terzo del secolo, del Museo Civico di Treviso ( D. DAVANZO POLI (a cura di) , Tessuti Antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, p. 74, scheda n. 91).un frammento di lampasso liseré broccato, ascritto alla francia e datato al 1725-1730, della collezione Gandini (D. DEVOTI, G. GUANDALINI, E. BAZZANI, M. CUOGHI COSTANTINI e I. SILVESTRI, La collezione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti del XVIII e XIX secolo, Bologna 1985, pp. 151-152, scheda n. 39) e, infine con il lampasso liseré e broccato, attribuito ad una manifattura francese e datato al 1735, impiegato per confezionare un parato per la chiesa parrocchiale di Aulin (C. ARIBAUD, Soieries en Sacristie. Fastes liturgiques XVII°-XVIII° siècles, catalogo della mostra di Tolosa, Parigi 1998, p. 69 e p. 142, scheda n. 23). Il tessuto, nato probabilmente per l'abbigliamento femminile, potrebbe essere stato realizzato da una manifattura francese, come si evince dall'altezza della pezza e dalle cimose poco curate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205547-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0