paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (fine/inizio secc. XIX/ XX)

paramento liturgico, 1890-1910

Il parato, formato da una pianeta, una stola, un manipolo, un velo ed una borsa. è realizzato con taffetas liseré ricamato in oro filato e lamellare, argento filato e seta policroma (gialla, rossa, rosa, viola, blu, azzurra, celeste, verde e nera). Sullo sfondo del tessuto si snoda una composizione a maglie geometriche irregolari chiuse, formati da tralci stilizzati a nastro che reggono piccoli fiori simili a gigli. La superficie delle maglie è campita con un disegno a piccoli rombi, disposti diagonalmente. Il disegno è eseguito con la tecnica del liseré E' foderata con diagonale di cotone bianco

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ diagonale
    tessuto
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ornato del parato, pur rifacendosi a modelli settecenteschi (si veda, ad esempio, C. BERTOLOTTO e G. AMPRINO (a cura di), Il Tesoro della Cattedrale di San Giusto. Arredi sacri dal VII al XIX secolo, catalogo della mostra di Susa, Torino 1998, pp. 140-143, schede nn. 4-5 di M. P. Ruffino), è collocabile a cavallo fra Otto e Novecento. In questi decenni, infatti, venivano ripresi i decori dei secoli precedenti, ma interpretati e riletti con un gusto più ricco e sontuoso e pesante. Il parato appare confrontabile con l'insieme liturgico del XIX secolo di Santa Maria della Steccata a Parma (L. FORNARI SCHIANCHI (a cura di), "Per uso del santificare et adornare". Gli arredi di Santa Maria della Steccata. Argenti/ Tessuti, catalogo della mostra, Parma 1991, pp. 218-219, scheda n. 135 di M. Cuoghi Costantini), con una pianeta, datata a cavallo fra Otto e Novecento del Museo Diocesano di Brescia (Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia 1998, pp. 168-169, scheda n. 77 di A. Geromel Pauletti), con due pianete, datate a cavallo dell'Otto e Novecento, ora conservate presso il Museo Diocesano di Trento (D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, pp. 202-203, schede nn. 164-165 di D. Digilio) e con la pianeta, collocata agli inizi del XX secolo, del Museo di Arte Sacra di Ferruccia (M. C. MASDEA (a cura di), Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo alla Ferruccia, catalogo della mostra, Prato 2000, p. 84, scheda n. 11 di P. Peri). Suggerisce una datazione a cavallo fra il XIX e il XX secolo soprattutto il tessuto impiegato: i piccoli decori fortemente stilizzati, la scelta dei piccoli gigli, l'intreccio creato dai tralci sono elementi che indicano tale datazione, come attestano le numerose testimonianze giunte fino ai nostri giorni ( si veda, asempio, D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, tav. 222; C. BUSS (a cura di), Seta il Novecento a Como, catalogo della mostra di Como, Cinisello Balsamo 2001, p. 97; D. E. BLUM, The Fine Art of Textiles. The Collections of the Philadelphia Museum of Art, Milano 1997, p. 36, scheda n. 54 e soprattutto il vasto repertorio pubblicato da G. FANELLI e R. FANELLI, Il tessuto moderna. Disegno Moda Architettura 1890 1940, Firenze 1976)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100205533-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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