ancona,
Ancona lignea recante nell'ordine inferiore delle cartelle con decori vegetali e due testine di cherubini alate, sulle basi dalle quali si sviluppano due grandi colonne tornite, decorate da un tralcio di foglie e fiori. Ai lati delle colonne sono due volute fogliate dalle quali si sviluppano dei festoni di frutti e due grandi teste di cherubini. Segue quindi una fascia superiore ornata da girali vegetali con al centro una testina alata e quindi la cornice superiore a timpano, al centro della quale è collocata una tavola inscritta in una cornice ornata lateralmente da due grandi figure femminili il cui corpo termina con foglie e girali mentre volute vegetali ne decorano la parte superiore
- OGGETTO ancona
- AMBITO CULTURALE Ambito Biellese
- LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare di S. Maria Maddalena de Pazzi risultava già esistente nel 1686, come indicano i decreti della Visita Pastorale compiuta in quell'anno (cfr. D. Lebole, Storia della Chiesa Biellese. La Pieve di Biella, Biella 1986, v. III, pp. 426-427). In realtà la cappella era stata concessa prima della costruzione dell'altare a Giovanni Antonio Burlazio e precisamente nel 1672 come ricorda la supplica da lui rivolta al Vescovo: <<...come in occasione della Visita ultimamente per V. S. Ill.ma havuta in d.a Chiesa havendovi ritrovato gli Altari e Capelle laterali affatto sproviste non solo d'Jncona, ma di tutte le altre suppellettili necessarie... ordinò che sendovi Particolari devoti che volessero appropriarsi d.e Capelle e provedersi d'Jncona et supellettili necessarie gle ne concedeva la facoltà...Sup.la humilmente si degni...assignarle al med.o esponente et a sua famiglia una di d.e Capelle et masime quella attigua all'Altare della Beatis.ma Vergine a mano destra nel entrare con autorità di porgli l'Jncona, con l'impronto dell'Arma di sua Casa, aciò indi habbi maggior animo di mantenerla provista del necessario...>> (Archivio Parrocchiale di San Biagio, Supplica di Giovanni Antonio Burlazio per ottenere una cappella nella chiesa di S. Biagio e decreto del Vescovo di Vercelli del 19 aprile 1672; cfr. Lebole D. op. cit. p. 428, nota n. 116). A sue spese fu quindi eretto l'altare della cappella (Atti della Visita Pastorale del 1692) e verosimilmente anche l'ancona, opera di artisti biellesi, ornata al centro da un dipinto raffigurante Cristo che appare a Santa Maria Maddalena in estasi e S. Apollonia e nella cimasa una tavola raffigurante l'Eterno benedicente, già parte, così come la cornice in cui è inscritta, dell'antica pala dell'altare maggiore realizzata nel 1578 da Boniforte Oldoni e da Materno de Materni e oggi conservata nella prima cappella a sinistra dell'altare maggiore (cfr. D. Lebole, op. cit. 1986, v. III, pp. 386, 419, 420)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204432
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0