motivi decorativi

rilievo,

Il fregio si colloca sui lati interni del portale. E' dato da tre pannelli diversi. Quello centrale è collocato entro un riquadro rettangolare con modanature. Al suo interno si susseguono in senso verticale una serie di vasi di foggia diversa, sovrapposti uno sul'altro. In basso è un riquadro circolare con una sfera striata. In alto è un riquadro rettangolare con elementi vegetali

  • OGGETTO rilievo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE ORTA SAN GIULIO (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come giustamente sostenuto dalla Chironi, i due fregi collocati prospicienti uno di fronte all'altro, all'interno del portale, sono presumibilmente coevi alla realizzazione della chiesa, la cui erezione ha un documento primario nella commissione da parte della comunità ortese a Nicolao Monti nel 1485 a progettare una nuova chiesa dedicata a Santa Maria della Consolazione. Non conosciamo le maestranze adibite a tale costruzione, al di là di Nicolao Monti, avo della famiglia ortese Monti, fitta di artisti.Tale ignoranza in proposito investe la maggior parte delle costruzioni degli edifici ecclesiastici antichi del territorio cusiano, anche se è lecito il sospetto che le equipe di maestri costruttori provenissero in molti casi dal comasco e dintorni, come sembra appurato per gli apparati interni marmorei. La raffinata decorazione qui in esame è in realtà la testimonianza dei legami intercorrenti tra il Cusio e la Lombardia anche nella scultura su pietra.Tale argomento non conosce significativi approfondimenti nel campo della decorazione lapidea, giustificati dalla scarsità di reperti. Un esame del fregio ortese rivela dunque la sua discendenza diretta da quel genere di decorazione diffuso con grande consenso in Lombardia, tra la fine del 400 e il primo 500, soprattutto nelle ancone marmoree e spesso nei monumenti sepolcrali. Segnale di un preciso orientamento nella direzione dell'antico e del suo recupero, tale genere ha avuto una interpretazione ad alto livello da parte delle botteghe di scultori attivi a Milano, con il nome eccellente di Bambaia. In questo ambito erano evidenti gli scambi con la Toscana, per altro sottolineati da Giovanni Agosti nel suo libro sul Bambaia e sul classicismo lombardo. I segnali di questo gusto erano raccolti anche nel Piemonte meridionale e ne sono testimonianza i decori dei portali di alcuni palazzi astigiani (Palazzo Falletti e palazzo Malabaila) nonchè le ancone di Gandolfino da Roreto. A una bottega fortemente consapevole di questo gusto e presumibilmente proveniente da Milano,va riportata l'esecuzione dell'arredo qui analizzato
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204178
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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