Costanza del re Carlo Felice in Sardegna. Carlo Felice in Sardegna durante un'epidemia

dipinto, 1847 - 1847

Dipinto entro cornice lignea intagliata e dorata, da cui pende una cornicetta dorata con iscrizione a penna "Biscarra Gio. Batt.a/ Il Re Carlo Felice ricusa l'invito/ degli inglesi di abbandonare la/ Sardegna mentre infieriva un epidemia". Rappresenta sulla sinistra il sagrato di una chiesa, in cui sono raccolti numerosi malati, con Maria Cristina e Carlo Felice in atto di rifiutare un invito avanzato da una delegazione di uomini. Sulla destra un gruppo in processione, in alto un castello ed in lontananza si scorge una grande nave a vela nei pressi della riva del mare

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 180
    Larghezza: 275
  • ATTRIBUZIONI Biscarra Giovanni Battista (1790/ 1851)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giovanni Battista Biscarra (Nizza Marittima 1790 - Torino 1851) compì gli studi accademici presso Pietro Benvenuti a Firenze, dove si era trasferito con la famiglia. Studiò per quindici anni a Firenze e poi a Roma, da cui fece ritorno a Torino nel 1821 per occupare il posto di "primo pittore di S.M. Capo e maestro delle scuole di pittura e di disegno, e Direttore dell'Accademia del nudo". Tra i numerosi quadri di soggetto storico menzionati nella scheda biografica redatta da Paolo Venturoli compare anche quello in esame con titolo "La fermezza di re Carlo Felice al tempo della pestilenza di Cagliari. (collocazione ignota)" (cfr. scheda redatta per il "Dizionario biografico degli italiani", vol. 10, Roma 1968, pp. 664-665). Il dipinto fu presentato alla mostra "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861" del 1980, nella cui scheda è definito un'opera significativa dell'ultimo periodo di attività del Biscarra sempre più legato alla corte. "Il disegno e il bozzetto" furono approvati in data 22 ottobre 1841 dalla regina Maria Cristina, committente dell'opera, secondo un contratto che prevedeva la consegna entro il 1843 per un compenso di "1000 scudi", termine non rispettato dall'autore che firmò la tela nel 1847 e ricevette un pagamento in quell'anno di 5.500 lire. Il soggetto descritto nella lettera con cui il pittore accettò l'incarico è "La costanza del Re Carlo Felice in Sardegna. quando viceré in quell'isola si oppose alle replicate istanze dell'Ambasciata Britannica, e stette fermo al pericolo sino a che i suoi sudditi fossero liberati dall'Epidemia che imperversava prestando a quelli infelici soccorso d'ogni maniera" (cfr. Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, sal. A/55, m. 42 fasc. 5). Il dipinto, citato dal Bertolotti (in "Passeggiate nel Canavese", Ivrea 1869 v. III, p. 32) quando si trovava nella "Camera in fondo del Teatro", è secondo Gaglia un "tipico esempio di pittura celebrativa" e nella stesura approssimativa non rispecchierebbe la perizia artistica raggiunta dal Biscarra (cfr. catalogo del 1980 suddetto). La tela è menzionataa anche nella scheda bio-bibliografica di Monica Tomiato pubblicata nel testo di Dragone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204124
  • NUMERO D'INVENTARIO 1973
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso, a sinistra, in nero - Biscarra/ 1847 - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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