paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)
paramento liturgico,
1750 - 1774
il parato, formato da una pianeta, stola e manipolo, è confezionato con un raso di seta lanciato con bande verticali bianche e broccato con seta azzurra, blu, 2 tonalità di rosa e due di rosso. Sullo sfondo verde si snoda un sinuoso tralcio fiorito e su cui si appoggiano piccoli uccelli, tra le anse sono presenti figure di gusto orientale sedute su fantastiche sedie decorate con palme e ombrellini. Il parato è foderato con un taffetas sintetico verde ed è rifinito con galloni in argento filato: il più sottile è ornato con sinuiose foglie intervallate da un fiorellino a tre petali, motivo che si ritrova anche nel gallone più alto che presenta gli orli smerlati
- OGGETTO paramento liturgico
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Caravino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato è realizzato con un tessuto caratterizzato da motivi di ispirazione orientali, un decoro che caratterizza la produzione tessile europea settecentesca.; L'andamento a meandro del tralcio ci permette di datare il raso nel terzo quarto del XVIII, come sembra inoltre suggerire il confronto con il gros de Tours, datato al 1760-1765, impiegato per la confezione per una "robe à la française" conservata presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti (K. Aschengreen Piacenti, La Galleria del Costume/5, Firenze1993, pp. 36-37, scheda n. 1), dove ritroviamo lo stesso gusto per le cineserie e le stesse tipologie floreali e vegetali. Si può inoltre ricordare anche il contemporaneo frammento di taffetas, conservato presso l'Abegg-Stiftung (A. Gruber, Chinoiserie, catalogo della mostra di Riggisberg, Berna 1984, p. 54, scheda n. 17).; Si deve inoltre ricordare che, sebbene le righe verticali si diffusero soprattutto a partire dall'ottavio decennio del Settecento, le si possono trovare anche in esempi precedenti, come testimoniano il frammento, conservato presso l'Art Institute di Chigaco, tratto da un disegno di Anna Maria Garthwaite del 1750, conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra (N. Rothstein, L'etoffe de l'elegance. Soieries et dessins pour soie du XVIII siècle, Parigi 1990, pp. 150-151, schede n. 264-265), il frammento, di ambito italiano e datato al terzo quarto del Settecento, conservato presso i Civici Musei di Treviso (D. Davanzo Poli (a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 91-92, scheda n. 123).; Il disegno un po' impacciato delle figure umane sembrano escludere una provenienza francese del pezzo che potrebbe essere stata realizzata da maestranze italiane
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100203421-0
- NUMERO D'INVENTARIO SBAS TO 2251
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0