Soffitto con dipinto murale centro volta entro cornice lignea dorata decorata a rilievo con motivi geometrici e due ovali su tela entro cornice lignea con quattro cartelle, in tre delle quali si sviluppano grandi foglie mentre quella superiore reca al centro una testa virile racchiusa da ornati vegetali. Accanto alle cornici sono dipinti piccoli putti mentre il perimetro della volta è ornato da intagli lignei rappresentanti strumenti militari come corazze, lance, scudi e nei quattro angoli trovano posto delle grandi cartelle con motivi vegetali

  • OGGETTO soffitto
  • ATTRIBUZIONI Gonin Francesco (1808/ 1889): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quando, in epoca albertina intorno al 1837, la sala da pranzo fu ampliata, l'esecuzione della decorazione della volta fu assegnata dal sovrano a Francesco Gonin, come indicano i mandati di pagamento del 13 settembre, del 14 e 28 dicembre 1838 (cfr. Dalmasso F./ Maggio Serra R., Francesco Gonin, catalogo della mostra, Torino 1991, p. 152; Schede documenti di S. Ghisotti nn. 121343, 121369). Egli fu incaricato di eseguire un soggetto storico in sintonia con la politica celebrativa dei fasti della Casa di Savoia portata avanti da Carlo Alberto. L'affresco raffigura infatti "Il Conte Umberto Biancamano che assume il comando delle squadre italiane condotte da Eriberto Arcivescovo di Milano e riduce all'obbedienza dell'Imperatore Corrado il Salico il conte Oddone di Sciampagna (1034)". In quell'occasione Gonin fu incaricato di eseguire anche sei piccole "medaglie" destinate a raffigurare le principali provincie dello Stato (cfr. scheda documenti di S. Ghisotti nn. 123343, 121369). Della decorazione della sala così come fu concepita in epoca albertina rimane oggi solo l'affresco centrale. Infatti un rinnovato ammodernamento dell'ambiente avvenne intorno al 1898, quando l'Architetto Emilio Stramucci, direttore dei restauri allora in corso in Palazzo, sacrificò a poco più di cinquant'anni l'assetto di gusto carloalbertino, con una ricostruzione in stile, valendosi di ornati antichi recuperati nei depositi del Palazzo. E' probabilmente proprio in quel momento che i due dipinti antichi raffiguranti Rinaldo e Armida e Bacco e Arianna, che decorano attualmente la volta della sala, furono recuperati e posti in situ. Nell'inventario del 1966 non si fa alcun riferimento alle due tele né è stato possibile accertarne la provenienza attraverso la consultazione degli inventari precedenti. Il riferimento dell'ovale raffigurante Rinaldo e Armida al pittore viennese Daniel Seiter mi è stato cortesemente suggerito da Giovanni Romano mentre l'ovale raffigurante Bacco e Arianna è attribuito al pittore bolognese Marcantonio Franceschini già da Andreina Griseri nel 1963 (V. Viale, a cura di, Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, v. II, p. 38)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201204
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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