visitazione
dipinto,
La scena è dominata dall'incontro di Elisabetta, con il capo velato, e Maria, avvolta in un manto blu. Sulla destra da una porta si affaccia Zaccaria. Alle spalle della Vergine sono due figure, mentre in primo piano, di schiena, è una figura di contadino con la vanga in mano. Al di sopra angeli volanti. Accanto ai piedi della Vergine è un cane
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LOCALIZZAZIONE ORTA SAN GIULIO (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è parte del ciclo di quadroni con storie della Vergine, che attualmente si trovano in numero di 7 nella parrocchiale e in numero di 2 nella chiesa della Trinità della stessa Orta. Non ancora citato nell'inventario del 1698 e nominato in quello del 1725, che sono pertanto gli estremi cronologici per l'esecuzione, deriva parzialmente dall'esemplare di Filippo Abbiati, eseguito nel 1692 per il Monastero di Arona. Mentre per alcuni teleri è possibile sia per le indicazioni di Cotta sia per raffronti stilistici una individuazione del pittore esecutore, in questo caso l'attribuzione rimane al momento incerta. Recentemente è stato proposto un accostamento tra questo dipinto e quello dello Sposalizio, per evidenti affinità stilistiche. Si tratta comunque di un artista ancora sconosciuto, forse originario del Cusio, di cui leggiamo l'aggiornamento alla moderna pittura lombarda degli ultimi decenni del Seicento, in particolare al filone più tenebroso di cui l'Abbiati fu un esponente. In adesione a questo gusto, si consideri la teatralità della scena, animata da una vivace gestualità oltre che dalla monumentalità delle figure. Il telero è racchiuso entro una cornice mistilinea coeva, dipinta e dorata
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199694
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0