Madonna con Bambino e Santi
dipinto,
1539 - 1539
Lanino Bernardino (1509-1513/ 1582-1583)
1509-1513/ 1582-1583
Dipinto con cornice a battuta liscia, centinata nella parte superiore, a sua volta inserita entro una cornice marmorea nella parete
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Lanino Bernardino (1509-1513/ 1582-1583): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Borgosesia (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gruppo centrale della Madonna con il Bambino è costruito rielaborando di poco il cartone n. 312 dell'Accademia Albertina. "La tavola nel suo complesso rappresenta un momento chiave nella definizione del linguaggio di Bernardino Lanino, tra rielaborazione del linguaggio gaudenziano intorno al 1530 e parallelismo con la produzione di Gerolamo Giovenone" (Romano G. a cura di, Bernardino Lanino e il Cinquecento a Vercelli, Torino 1986, p. 246). In questa tavola infatti "il pittore mostra una elaborazione personale della lezione di Gaudenzio, nei volumi più compatti, nelle espressioni più dolci e melanconiche. Segno di una posizione ormai autonoma ed innovatrice dell'artista è in particolare il putto musicante ai piedi della Vergine, straordinario pezzo di naturalezza nella dolcezza un po'melanconica dello sguardo, nella rotondità sfumata del corpo, nella morbidezza della folta capigliatura, gonfiata da brevi lumeggiature (Mossetti C. in Astrua P. - Romano G. a cura di, Bernardino Lanino, Milano 1985, pp. 45-47). L'opera era destinata all'altar maggiore della chiesa, da dove venne spostata sull'altare di San Giovanni Battista tra la visita pastorale del 1628 e quella del 1646. Carlo Conti nel 1945 lo dice restaurato "qualche anno addietro...dal Comm. Cussetti di Torino che lo ha liberato dai riprovevoli ritocchi precedenti" (Conti C. La nostra chiesa parrocchiale attraverso i secoli, in Borgosesia al Vescovo e ai S.S. Patroni, Varallo 1945, p. 10). L'Archivio Parrocchiale conserva un "esemplare di scheda descrittiva della pala del Lanino e relativa certificazione ministeriale", eseguita nel 1891 per il Catalogo Generale degli Oggetti d'Arte del Regno dal pittore Giulio Arienta, Regio Ispettore Onorario dei Monumenti in Valsesia (Archivio Parrocchiale, faldone X sec. XIX, fasc. 28). La predella è detta "evidentemente dello stesso autore della tavola grande soprastante ossia Bernardino Lanino scolaro di Gaudenzio". Si ricorda inoltre che l'opera fu "ripulita parzialmente...probabilmente dallo Zali Pittore in occasione che dipinse nella chiesa stessa gli affreschi laterali all'altar maggiore [1849]. Essendo alquanto tarlato nella faccia posteriore per precauzione venne spalmato di liquido antisettico; Il tarlo però era ancora superficiale, operazione fatta in quest'anno sotto la direzione dell'Ispettore dei Monumenti"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199320
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso, entro cartiglio - Bernardinus pausillum Hoc/ quod Cernis Effigiabat/ 1539 - corsivo - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0