stola, opera isolata - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)
La stola è realizzata con 6 frammenti di taffetas lilla broccato con seta gialla, rosa, azzurra, rossa, bordeaux, bianco, crema e verde (due tonalità), oro e argento lamellare. Sullo sfondo si snoda, con un movimento a meandro, un nastro di pizzo da cui nascono alberi fioriti, a cui si sovrappone, con andamento sinuoso, una ghirlanda di piccoli fiori. E' foderata con 6 frammenti di taffetas cangiante, realizzato con un ordito rosso ed una trama blu, che copre un'altra fodera in tela di lino cerata verde. L'orlo è rifinito con una frangia in oro filato; lungo i bordi è stato applicato un gallone in oro filato, con l'orlo smerlato e decorato da piccoli trifogli stilizzati. Le tre croci sono eseguite con un altro gallone,in oro filato e lamellare, con entrambi gli orli smerlati, decorato con un doppio nastro che si intreccia ad otto e che racchiude fiorellini. La stola presenta due nappe, in oro filato e seta viola, trattenute da cordoni in seta viola
- OGGETTO stola
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MATERIA E TECNICA
filo dorato
filo/ lavorazione a telaio
seta/ broccata
seta/ taffetas
seta/ taffetas/ broccatura
tela di lino
tela/ inceratura
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MISURE
Altezza: 276
Larghezza: 30
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto presenta il motivo "a meandro" che si sviluppa, in molteplici varianti, nel terzo quarto del Settecento ed impiegato soprattutto pel l'abbigliamento civile.; Appare infatti assai probabile, dato l'alto numero di frammenti, che il taffetas sia stato reimpiegato. La stoffa appare prossima al parato, di provenienza italiana, in taffetas liseré broccato, datato al 1760 circa, della collezione Cini di Venezia (D. Davanzo Poli, La collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti Antichi, in "Civici Musei Veneziani d'Arte e di Storia. Bollettino", n. 1-4, 1989, p. 163, scheda n. 145), al parato realizzato in taffetas italiano o francese cangiante broccato del 1760-1765, conservato presso il Museo di Arte Sacra a Ferruccia (M. C. Masdea, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo alla Ferruccia. Museo di Arte Sacra, Prato 2000, pp. 104-105, scheda n. 7 di P. Peri), al frammento di taffetas broccato, collocato al 1760-1765 ed ascritto alla Francia, del Kunstgewerbemuseum der Stadt di Colonia (B. Markowsky, Europäische seidengewebe des 13.-18. jahrhunderts, Colonia 1976, p. 341, n. 613); al velo da calice e la borsa in damasco lanciato fiorentino, datato al 1760 circa, della Cappella Palatina di Palazzo Pitti (R. Orsi Landini, I paramenti sacri della Cappella Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 1988, p. 53, scheda n. 8), alla pianeta e il velo da calice in taffetas broccato di fabbricazione italiana, datato al 1760 e conservati a Niscemi (G. Cantelli (a cura di), Magnificenza nell'arte tessile della Sicilia centro-meridionale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, vol. II, pp. 548-549, scheda n. 94 di J. Luiz Santoro) e, infine, al coevo parato in cannellato semplice liseré broccato, sempre ascritto ad una bottega italiana, conservato a Sutera (G. Cantelli (a cura di), Magnificenza nell'arte tessile della Sicilia centro-meridionale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, vol. II, pp. 550-551, scheda n. 95 di J. Luiz Santoro). Sulla base di questi confronti si può datare il tessuto al settimo decennio del XVIII secolo e attribuire il tessuto ad una manifattura italiana
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198910
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0