paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (ultimo quarto sec. XVII)

paramento liturgico, 1675 - 1699

Il parato è realizzato con un damasco di seta avorio broccato. Il fondo è caratterizzato da partiture verticali, di diverse dimensioni e nelle quali si alternano l'armatura raso e quella gros de Tours, impreziosite da elementi vegetali e geometrici realizzati in oro filato. La composizione è formata da tralci di sinuose foglie stilizzate che separano due bande, una delle quali è ornata da elementi vegetali stilizzati, simili a palmette, da cui si originano esili rami con fiori e foglie, mentre la seconda presenta figure geometriche, che sembrano ricordare dei padiglioni, intervallete da un esile tralcio fiorito

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA tessuto
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto impiegato per questo paramento è collocabile nell'ultimo quarto del XVII secolo, come suggerisce la struttura compositiva articolata su un'impostazione verticale, entro cui si snodano elementi vegetali stilizzati e figure geometriche dalle ridotte dimensioni modulari, nonchè la ricerca di tridimensionalità. La tipologia decorativa del damasco, che potrebbe essere nato per l'abbigliamento laico, appare infatti confrontabile con il frammento di damasco conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra (P. Thornton, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 99, 105, 157 e tav. n. 22C), con i frammenti in raso liseré e quello in damasco broccato conservati nel l Kunstgewerbemuseum der Stadt di Colonia (B. Markowsky, Europäische seidengewebe des 13.-18. jahrhunderts, Colonia 1976, p. 272, n. 428 e p. 274, n, 432), con il frammento in velluto tagliato a tre corpi conservato al Poldi Pezzoli (A. Mottola Molfino, Tessuti, in Museo Poldi Pezzoli.Tessuti-sculture-metalli islamici, Milano 1987,p, 53, scheda n. 93), con il damasco broccato della collezione Keir (M. King, D. King, European Textiles in the Keir Collection 400 BC to 1800 AD, Londra 1990, p. 229, n. 175), con il telo in damasco broccato del Museo Civico di Treviso (D. Davanzo Poli (a cura di), Tessuti antichi. Tessuti-Abbigliamento-Merletti-Ricami Secoli XIV-XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 54-55, scheda n. 57),con il frammento di damasco liseré broccato del Museo del Castello del Buonconsiglio di Trento (P. Peri, Tessuti, in L. Dal Prà (a cura di), Un Museo nel Castello del Buonconsiglio. Aquisizioni, contributi, restauri, catalogo della mostra, Trento 1995, pp. 113-114, scheda n. 82), con il raso broccato e lanciato impiegato per le scarpe pontificali conservate presso la pieve di S. Andrea a Venzone (M. Villotta (a cura di), I paramenti sacri tra storia e tutela, Tavagnacco 1996, pp. 166-167, scheda n. 60 di M. Lunazzi Mansi) e con la pianeta in damasco broccato del Museo Diocesano di Brescia (Indue me Domine. I tessuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, vol. I, Venezia 1998, p. 132, scheda n. 15 di A. Geromel Pauletti). La diffusione di questo modello decorativo, interpretato in molteplici varianti, è infine testimoniato dai numerosi frammenti conservati presso la collezione Gandini di Modena (D. Devoti, M. Cuoghi Costantini (a cura di), La Collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, pp. 177-182, schede nn. 245-257 di E. Bazzani)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198898-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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