paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (?), manifattura francese (?) (ultimo quarto sec. XVII)

paramento liturgico, 1675 - 1699

Il parato è formato da una pianeta, un velo da calice, una borsa, una stola ed un manipolo confezionati con un lampasso lanciato broccato.; L'ordito di fondo verde si intreccia con la trama di fondo bianca con un armatura gros de Tours irregolare. Il fondo è percorso da una trama lanciata in oro filato, trattenuta da un ordito di legatura in seta bianca, che forma, sul dritto, un motivo a rete. L'ordito supplementare lega anche le trame broccate in oro filato.; Sul fondo modulato da piccole costine orizzontali e illuminato da una fine rete dorata, si dispongono, in file parallele, carnosi frutti simili a melograni, dal cui gambo si dipartono, in senso verticali, due foglie stilizzate: da quella superiore si origina un mazzolino di tre fiori. Tra questi decori è posta un'altra foglia stilizzata che trattiene un gambo da cui nascono due elementi vecetali fantastici.; Il parato presenta un gallone in argento filato decorato da losanghe

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il velo da calice del paramentale venne esposto alla mostra di arte sacra tenutasi a Torino il 1898, come si evince dal cartellino cartaceo applicato sul manufatto. Potrebbe essere identificato nel velo da calice datato al XVIII secolo (Catalogo di arte sacra Antica - Moderna - Applicata, catalogo della mostra, Torino 1898, p. 178, n. 714). Il decoro del tessuto, la resa grafica degli elementi floreali che si ricollegano a stilemi orientali, la massiccia presenza di broccature auree sono elemti tipici della produzione tessile della seconda metà del Seicento. Fra le testimonianze giunte fino ai nostri giorni, si possono citare l'insieme liturgico in raso laminato e bropccato, attribuito al terzo quarto del XVII, della Basilica del Santo a Padova (D. Davanzo Poli (a cura di), Basilica del Santo. I tessuti, Roma 1995, pp. 82-83, scheda n. 36), il frammento in raso broccato, realizzato in Italia nel 1650-1660, e quello coevo, in raso liseré, entrambi nella collezione Gandini di Modena ( D. Devoti, M. Cuoghi Costantini (a cura di), La Collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 150, scheda n. 158 di I. Silvestri, p. 152, scheda n. 164 di E. Bazzani), il telo in raso liserè broccato, attribuito ad una manifattura italiana e datato al terzo quarto del Seicento, della collezione veneziana Cini (D. Davanzo Poli, La collezione Cini dei Musei Civici Veneziani. Tessuti Antichi, in "Civici Musei Veneziani d'Arte e di Storia. Bollettino", n. 1-4, 1989, p. 80, scheda n. 62), l'insieme liturgico in taffetas laminato lanciato, conservato presso il Palazzo Abatellis di Palermo (E. D'Amico Del Rosso, I paramenti sacri, Palermo 1997, p. 59, scheda n. 5), il parato in taffetas laminato broccato donata nel 1679 alla Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia (P. Peri, Paramenti liturgici nella Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, in E. Nardinocchi e P. Peri (a cura di), Il Tesoro della Madonna. Arredi sacri della Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, catalogo della mostra di Pistoia, Cinisello Balsamo 1992, p. 80, scheda n. 3) e la pianeta, in damasco òlaminato broccato del terzo quarto del Seicanto, della Chiesa di Sant'Andrea a Padova (G. Ericani, P. Frattaroli (a cura di), Tessuti nel Veneto. Venezia e la Terraferma, Milano 1993, pp. 367-368, scheda n. 63 di F. Piovan) e lo stolone di piviale in raso lanciato broccato, di manifattura italiana e datato al terzo quarto del Seicento, conservato nelle raccolte civiche di Treviso del Museo Civico di Treviso (D. Davanzo Poli (a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV - XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, p. 49, scheda n. 46).; Il lampasso del paramento può essere datato all'ultimo quarto del secolo, come illustrano i confronti con il sati broccato, di produzione francese e datato intorno al 1690-1697, pubblicato da Thornton (P. Thornton, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 93, 156 e tav. n. 21A), il telo, in raso liseré, attribuito alla Francia o all'Italia e datato al 1670-1690, della collezione modenese Gandini (D. Devoti, M. Cuoghi Costantini (a cura di), La Collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, p. 169, scheda n. 219 di E. Bazzani) e il frammento in satin liseré broccato, datato al nono decennio del Seicento, conservato presso l'Abegg-Stiftung di Riggesberg (H. C. Ackermann, Seidengewebe des 18. Jahrhunderts I Bizarre Seiden, 2000, pp. 93-94, scheda n. 34).; In assenza di testimonianze documentarie, si attribuisce il tessuto ad una manifattura italiana o francese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198897-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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