Madonna con simboli delle litanie lauretane
dipinto,
Dipinto su tela di formato rettangolare. La Madonna indossa un abito rosso, un mantello marrone e un velo verde; i mantelli degli angioletti sono rossi e rosa
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Aliberti Gian Carlo
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Tommaso
- INDIRIZZO Via Dante, 1, Canelli (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela dell'Immacolata con i simboli delle litanie lauretane viene attribuita su basi stilistiche dalla Danove e da altri studiosi canellesi a Gian Carlo Aliberti, pittore locale (O. Guasco Danove, Note storico - artistiche su Canelli, Canelli s. d. pp. 6, 22, 23).; Un documento datato 28 settembre 1695 conservato nell'archivio diocesano attesta come i fratelli Carlo Alessandro e Giovanni Maria Stresia di Canelli, che concorsero nella riedificazione della chiesa di San Tommaso, in quell'anno richiesero il permesso per far costruire una cappella dedicata all'Immacolata Concezione "a cornu evangeli", cioè sulla sinistra (Archivio diocesano di Acqui Terme, Dottazione della cappella della Conceptione di Maria Vergine dalli S.ri Carlo Alessandro e Gio Maria fratti Stresia di Canelli, fald. 5, cart. 1, fasc. 1). La visita pastorale di monsignor Gozani del 1714 documenta l'esistenza dell'altare della Concezione "proprio della famiglia del sig. Pietro Gioanni Stresia quale presentemente si ritrova nuda perchè si fa attualmete lavorare a stucco tutta la cappella qual però è provvista di quadro" (Archivio diocesano di Acqui Terme, Visita Pastorale Gozani, 1714, scatola 4, fasc. 18, fol. 342r). La tela fu dunque commissionata e realizzata tra il 1695 e il 1714. La visita pastorale di mons. Contratto effettuata nel 1841 rileva che la cappella della Concezione minaccia rovina e si trova in cattivissimo stato (Archivio diocesano di Acqui Terme, Visita pastorale Contratto, fol. 16, 1841, scatola 7, fasc. 8), quindi probabilmente divenne presto inagibile; infatti, l'inventario dei beni del 1868 segnala la presenza di un quadro rappresentate l'Immacolata Concezione in sacrestia dove probabilmente fu conservato fin dopo i lavori novecenteschi quando venne collocato dove si trova tuttora (Archivio diocesano di Acqui Terme, Inventario dei beni stabili e mobili spettanti al Beneficio e alla chiesa parrocchiale di San Tommaso in Canelli, 1868, fald. 6, cart. 1, fasc. 3).; Gian Carlo Aliberti (Canelli 1690 - Asti 1727) la cui formazione artistica tra gusto romano e bolognese è ancora incerta, lavorò soprattutto in provincia di Asti, ma anche ad Alessandria, Cuneo, Casale, Novara, PaviA. A Canelli, per la chiesa di San Tommaso realizzò tra il 1693 e il 1696 la tela raffigurante la Morte di San Giuseppe; per la chiesa di San Leonardo, la pala detta dell'Epifania del 1700, la Pentecoste del 1700-1701 e il San Giacomo del 1706 (C. Caramellino, voce Giovanni Carlo Aliberti in Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, vol. I, Torino 1972, p. 75; per un aggiornamento sull'Aliberti si veda E. Ragusa (a cura di), Acquisizioni e restauri 1992 - 2000, Asti 2000, schede pp. 110-113 e ancora l'intervento di Gian Luigi Bera al convegno di studi "Giancarlo Aliberti e la pittura astigiana tra Seicento e Settecento", Asti 16 dicembre 2000, intitolato "Giancarlo Aliberti: l'origine e l'opera canellese")
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198688
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0