VISITAZIONE
dipinto,
Reffo Enrico (1831/ 1917)
1831/ 1917
Dipinto raffigurante la Vergine in visita a santa Elisabetta; alle spalle dell'anziana cugina di Maria si riconosce san Zaccaria. Adoranti, in primo piano, san Luca, colto nell'atto di sospendere la stesura del Vangelo, e sulla destra, san Giusto, in ginocchio, appoggiato al pastorale. Sullo sfondo compare una catena montuosa, identificabile con uno scorcio dell'alta Valle di Susa
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Reffo Enrico (1831/ 1917)
- LOCALIZZAZIONE Susa (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sono state adibite a temporaneo deposito due stanze del Seminario, in attesa che una quantità considerevole di arredi provenienti da chiese parrocchiali e cappelle dell'alta valle, già ritenuti a rischio di furto nel 1977, anno della mostra sull'arte sacra in Val di Susa, vengano debitamente restaurati e collocati nel locale Museo Diocesano. C. DAPRA'e C. THELLUNG DE COURTELARY (a cura di), Enrico Reffo (1831-1917). Pittore religioso tra ottocento e novecento. I suoi disegni, Pinerolo 1991, pp. 15-18, 19-24, 40, 43. Il pittore, originario della Valsesia, si iscrive all'Accademia Albertina nel 1853. Allievo di Alessandro Antonelli, di Michele Cusa (purismo), di Gaetano Ferri, di Gamba. "Il periodo successivo alla formazione accademica del Reffo è (...) fino al 1866 scarsissimo di notizie riguardanti la sua attività, salvo le testimonianze che indicano la sua partecipazione dal 1857 al 1866 alle Esposizioni annuali della Promotrice". Si verifica un acquisto nel 1857 alla Promotrice, per il resto le sue opere non hanno molto successo. Malato e deluso dall'insuccesso presso il gusto contemporaneo non esporrà più pubblicamente. Nel 1866 entra a far parte definitivamente del collegio degli Artigianelli come titolare della scuola d'arte applicata all'industria. Segue l'attività per alcune chiese di Torino e provincia che lo accompagnerà sino alla morte. Si veda per cfr. Società Promotrice delle belle Arti in Torino, Catalogo degli oggetti d'arte, 1865: Reffo espone un quadro intitolato "Asciolvere". Le produzioni del Reffo in Valle di Susa, successive al 1865 sono: 1900-1912, Giaveno, pala dei santi Francesco da Paola e Antero Papa, storie di san Lorenzo nelle cappelle della Collegiata omonima. La tecnica scelta per la pala oggi in seminario, olio su tavola, rientra nel clima di ritorno ideale ai primitivi. Nelle figure nascoste da abbondanti drappeggi si coglie l'educazione sulla copia dai maesti. Si veda: s.a. (ma G. A. Reycend), E. Reffo, Torino 1918, pp. 14-16: il catalogo delle opere note del nostro inizia con il 1867, in particolare con la pala del Transito di san Giuseppe per la chiesa torinese dei Santi Pietro e Paolo. Rispetto al dipinto oggetto della presente scheda si guardi ai capitelli di gusto rinascimentale. Severino Savi pubblicava una copia dell'opera eseguita da p. Favaro, presente nella parrocchiale di Beaulard (S. SAVI, La Cattedrale di San Giusto e le Chiese romaniche della Diocesi di Susa, Pinerolo 1992, p. )
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100196906
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in calce alla scena - S. LUC. (...) JUSTE REFFO EN.CO 1865 - a pennello - francese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0